La cucina italiana è ufficialmente patrimonio culturale immateriale dell’umanità. Una notizia che supera il valore simbolico e che, secondo l’assessore regionale a economia, agricoltura e turismo, Leonardo Marras, rappresenta la consacrazione di un insieme di saperi, tradizioni, gesti e relazioni che da secoli definiscono l’identità stessa del Paese.
“Un riconoscimento che va oltre il semplice atto formale – commenta Marras –. La cucina è un linguaggio universale fondato sulla qualità delle materie prime, sul rispetto dei territori e delle stagioni, sulla sapienza artigiana tramandata per generazioni”.
Secondo l’assessore, l’iscrizione nella lista Unesco valorizza un lavoro collettivo che coinvolge agricoltori, produttori, cuochi e comunità, custodi quotidiani di un patrimonio che vive nelle cucine, nelle campagne e nei ristoranti del Paese.
Per la Toscana, aggiunge Marras, questo riconoscimento rappresenta un’ulteriore spinta a rafforzare il percorso avviato con Vetrina Toscana, il progetto regionale che da anni mette in rete ristoranti, botteghe e produttori locali, in collaborazione con Unioncamere Toscana, Toscana Promozione Turistica e Fondazione Sistema Toscana.
“Raccontare la cucina come cultura – conclude – significa unire gusto e conoscenza del territorio, sostenere l’economia reale e dare valore alle comunità che custodiscono questi saperi. La Toscana lo fa ogni giorno, e questo traguardo ci incoraggia a proseguire con ancora più convinzione”.