“Naturalmente mi auguro che non accada, ma ieri sera ero sul letto prima di addormentarmi e mi sono immaginato l’arrivo di un meteorite in Toscana”.
È da questa frase che prende il via il monologo di Crozza-Tajani che, a sorpresa, porta Siena e le sue contrade dentro una visione “apocalittica” quanto comica. Nel personaggio creato da Maurizio Crozza, Tajani spiega con grande serietà di avere “una visione dei meteoriti a 360 gradi”. E nella sua ricostruzione, il meteorite avrebbe “un raggio di distruzione di circa 900 chilometri”: abbastanza, dice, da mettere a rischio “la contrada dell’Oca e tutto il Palio di Siena”, che “rischiano l’estinzione”.
È a questo punto che Siena e la Sicilia si uniscono. Perché, secondo Crozza-Tajani, “ti salvi solo se da Siena arrivi in Sicilia”. Il senese, insomma, in caso di disastro cosmico dovrebbe mettersi in auto e guidare fino a Reggio Calabria. Ma lì — spiega con tono drammatico — “ti fermi, perché c’è il mare”.
Ed è qui che arriva la soluzione “strategica”, pronunciata con la calma di chi espone un piano nazionale di sicurezza: se ci fosse il ponte sullo Stretto, si potrebbe “andare sopra, mentre lo tsunami passa sotto”. E mentre lui “ferma la visione”, noi non possiamo che ridere, persino sotto un meteorite.