A piedi, da Faenza a Siena, per venire a vedere il Palio di agosto. E’ l’impresa in cui si imbarcheranno dieci ragazzi faentini, uniti dalla passione per la Festa senese, che partiranno dalla Romagna per raggiungere la nostra città.
La partenza domani, 7 agosto, alle 17 da sotto la Torre dell’Orologio di Faenza, l’arrivo previsto il 15 agosto in Piazza del Campo, sotto la Torre del Mangia.
“Da Torre a Torre” è infatti il significativo nome che hanno dato a questo cammino, “non un semplice viaggio – spiegano gli organizzatori -, ma un gesto simbolico di incontro tra due città, che condividono molto più di quanto si pensi. Anche Faenza, come Siena, prova a vivere e respirare il Palio. Rioni, bandiere, cori sono il cuore pulsante di una comunità che, pur divisa dalla competizione, è unita da un’identità comune. Per noi essere parte di un rione, che sia il Rosso o il Giallo come a Faenza, la Tartuca o l’Aquila come a Siena, significa portare sulle spalle una storia e nel cuore una responsabilità: va custodita, onorata, tramandata”.
Nove tappe studiate a tavolino (con anche la consulenza del CAI di Faenza!) per affrontare il viaggio con consapevolezza e in sicurezza, cercando di limitare al minimo gli imprevisti. Sì, perché non stiamo parlando di podisti o professionisti della camminata, ma di dieci “coraggiosi” (come si definiscono) che da anni seguono con interesse il Palio a cui hanno assistito più volte e che quest’anno hanno deciso di dare vita a questa avventura. Loro sono Cabal, Spado, Bullo, Poly, Simo, Liuk, Poggio, Dade, Nico e Pasone, che si sono dati anche dei fantasiosi ‘nomi di battaglia’, come i fantini: Ayokera, Gorizia, Tyler, Vizio, Calanco, Polase, Sansone, Caplet, Riviera e Anteo.
“L’idea è nata come una ‘gita’ tra amici che condividono la passione per il Palio – spiegano ancora gli organizzatori – ed è diventata virale a Faenza. Abbiamo raccolto il sostegno di tante persone e anche dell’amministrazione comunale”.
Un’iniziativa insomma partita un po’ come un gioco, potremmo dire, che ha assunto poi un grande significato ed ha anche un fondamento storico grazie alla scoperta fatta dal professor Michele Orlando, medievalista di Faenza, che ha rintracciato un documento inedito del febbraio 1478. Una lettera in cui Galeotto Manfredi, signore di Faenza, scriveva ai Magnifici e Potenti Signori della Repubblica di Siena per denunciare una gravissima intromissione da parte dei fratelli Carlo e Federico Manfredi, i quali, forti di un proprio contingente armato, definito nella lettera “exercito”, avevano intercettato e trattenuto suoi corrieri e ambasciatori, esercitando un potere che non spettava loro. Così il signore di Faenza sceglie Siena, la sua autorevolezza istituzionale e la sua consolidata rete diplomatica, per fare la sua denuncia ed avere il giudizio di una terza parte autorevole.
“Questo cammino è un’offerta di fratellanza tra due città, tra due culture paliesche – si spiega ancora -; un gesto concreto per accorciare le distanze, per conoscere, condividere, imparare insieme. Noi porteremo con noi le nostre storie e i colori dei nostri rioni, per incontrare altre storie, altri colori. Ogni passo sarà un dialogo, ogni incontro un’opportunità. E ci auguriamo che l’arrivo sotto la Torre del Mangia, non sia solo la fine del viaggio, ma l’inizio di un nuovo legame, tra Siena e Faenza, due realtà in cui il Palio non è solo una corsa, ma uno stile di vita”.
E allora… buona strada, ragazzi. E buon Palio a tutti!