Dal cantiere alle cure, in Toscana nasce il nuovo modello di sanità vicina ai cittadini

Un’intesa che guarda al futuro della medicina di prossimità, capace di unire visione strategica e applicazione concreta sul territorio

Di Redazione | 8 Agosto 2025 alle 16:01

Un’intesa che guarda al futuro della medicina di prossimità, capace di unire visione strategica e applicazione concreta sul territorio. È questo il senso del nuovo accordo integrativo regionale per i medici di medicina generale, che introduce un modello più capillare, integrato e vicino ai cittadini, in linea con la riorganizzazione prevista dal PNRR e dal decreto ministeriale 77.

Maurizio Pozzi, presidente di Cooperativa Medici 2000, sottolinea la portata innovativa dell’intesa: “È un bellissimo accordo, che disegna un futuro fattibile, concreto e stimolante dal punto di vista del riconoscimento professionale”. La cooperativa – aggiunge – “ha immediatamente allestito il cantiere per mettere i medici nelle migliori condizioni di scelta e per garantire ai pazienti nuovi servizi nel più breve tempo possibile”.

Sul fronte istituzionale, l’assessore regionale alla sanità Simone Bezzini evidenzia come l’accordo rappresenti un tassello fondamentale nella trasformazione della sanità territoriale: “I cantieri stanno procedendo in modo regolare e abbiamo rispettato tutti i target del PNRR. Stiamo realizzando nuove Case di comunità e adeguando quelle esistenti, creando una rete di Hub e Spoke che garantirà la capillarità del servizio, anche nelle aree periferiche”. Bezzini sottolinea anche il rafforzamento delle AFT, l’inserimento di infermieri e assistenti di studio e lo sviluppo di attività di diagnostica leggera per ridurre le liste di attesa, con particolare attenzione alla gestione della cronicità.

Anche dal mondo professionale arrivano segnali di preparazione. Caterina Chiesa, coordinatrice di Coop Medici 2000, spiega: “La cooperativa si sta predisponendo a ricevere le domande dei medici e dei dipendenti, per riorganizzare il modello sul territorio e favorire un miglioramento professionale diffuso”.

Per Liliana Gradi, medico di medicina generale e coordinatrice di AFT, la provincia di Siena parte avvantaggiata: “Questo cambiamento lo abbiamo già sperimentato dal basso, con risultati positivi per i pazienti. Siamo pronti a un’applicazione pratica perché abbiamo esperienza e una rete già funzionante”.

Infine, Daniele Fineschi, segretario provinciale FIMMG, evidenzia i benefici diretti per i cittadini: “Porterà un servizio più capillare, moderno e integrato nelle nuove Case di comunità, con spazi e servizi adeguati alla medicina generale”.

Con questo accordo, la Toscana si candida a essere laboratorio nazionale di un modello di assistenza territoriale che combina innovazione organizzativa e radicamento locale, puntando a un miglioramento tangibile della qualità delle cure per tutti i cittadini.



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