Dalla Val d’Orcia a San Pietro: l’emozione del Quartiere di Canneti davanti a Papa Leone XIV

L’esibizione in Piazza San Pietro entra nella memoria del Quartiere di San Quirico d'Orcia: emozione, unità e anni di lavoro dietro al sogno realizzato dei contradaioli biancoazzurri

Di Lorenzo Agnelli | 15 Novembre 2025 alle 15:30

Ci sono giornate capaci di segnare la storia di una comunità. Per il Quartiere di Canneti di San Quirico d’Orcia, quella del Pellegrinaggio Giubilare delle Rievocazioni Storiche a Roma resterà per sempre impressa nella memoria collettiva: il bianco e l’azzurro delle bandiere hanno danzato davanti a Papa Leone XIV in una Piazza San Pietro gremita, in un momento che ha unito spiritualità e orgoglio identitario.

Circa duemila figuranti provenienti da tutta Italia sono stati selezionati per l’evento, inserito nel calendario ufficiale del Giubileo 2025 e riconosciuto come momento pastorale dalla Santa Sede. Tra loro, 22 monturati dei Canneti – sbandieratori, musici e figuranti – accompagnati da una rappresentanza di contradaioli, per un totale di 36 persone. Un gruppo numeroso, compatto, visibilmente emozionato quando gli sbandieratori biancazzurri hanno avuto l’onore di accompagnare con le loro bandiere l’ingresso del Santo Padre.

A raccontare quel giorno è il Capitano del Quartiere di Canneti, Tommaso Ciolfi, che usa parole semplici ma intrise di una gratitudine profonda: “Una grande emozione, una data storica che ricorderemo penso per sempre. Sono cose più uniche che rare. Un sogno che uno si dà… e alla fine si avvera”.

Un risultato che, come spiega Ciolfi, non nasce per caso: “Siamo arrivati lì grazie a un lavoro che dura da anni. Ci alleniamo tutto l’anno, siamo impegnati in uscite, in eventi in Italia e all’estero. Tutto questo per noi è fondamentale: permette al gruppo di crescere e al Quartiere di mantenere viva la sua identità”.

A dare la spinta decisiva è stato anche il riconoscimento regionale come rievocazione storica della festa titolare Il Bianco e l’Azzurro e la collaborazione dellaPresidente del Comitato regionale delle rievocazioni storiche della Toscana Roberta Benini:
“Questo ci ha aperto nuove occasioni – spiega il Capitano Ciolfi -. La Regione Toscana crede nelle rievocazioni, e questo percorso ci ha portati fino a Roma. Abbiamo rappresentato il nostro paese, la nostra provincia e la Toscana intera”.
Per il Priore del Quartiere, Lorenzo Benocci, quella in Piazza San Pietro non è stata solo una trasferta, una semplice esibizione, ma il coronamento di un cammino collettivo: “Sbandierare davanti al Papa Leone XIV… un giorno lo racconteremo ai nostri figli e ai nostri nipoti. I risultati non arrivano per caso: sono frutto di anni di lavoro, del Capitano, del direttorio, dei contradaioli che ogni giorno si danno da fare”.

Benocci insiste sul valore umano e sociale dell’evento:
“Eravamo 36 persone, dai monturati a chi lavora in cucina o al servizio, è stato un momento bellissimo per tutte le età. Queste sono le giornate che rafforzano il senso di appartenenza, che ci ricordano perché facciamo tutto questo: per stare insieme, per portare avanti una tradizione che viene da lontano”.
La partecipazione al Giubileo 2025 non è solo un traguardo, ma un nuovo punto di partenza per i Canneti. Un patrimonio fatto di disciplina, passione e identità condivisa. Un episodio che resterà inciso nella storia del Quartiere, ma anche in quella più ampia delle rievocazioni storiche toscane.

Un bianco e azzurro che ha toccato il cielo, sotto lo sguardo del Papa, e che non ha solo colorato Piazza San Pietro, ma ha raccontato al mondo la forza silenziosa di una comunità che, quando sogna insieme, riesce davvero a trasformare l’impossibile in realtà.

Lorenzo Agnelli

Giornalista pubblicista iscritto all'ordine dal 2020. Esperienza nel ruolo prima come corrispondente locale dalla Val d'Orcia e poi all’interno della redazione di Radio Siena Tv. Prendere parte alle discussioni e conoscere a fondo i fatti sono stati i fattori scatenanti della sua personale passione verso il giornalismo, concentrandosi principalmente sui fatti di cronaca che riguardano la collettività, come la politica e le sue incoerenze, materie da spiegare e rendere accessibili a tutti. Ama la città in cui lavora, Siena, e la sua terra, la Val d’Orcia, luogo capace di offrire bellezza paesaggistica ma anche umana, difficile da spiegare, ma che non si stanca mai di raccontare.



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