Reduce dall’impresa con la Nazionale italiana di basket 3×3, capace di conquistare uno storico bronzo agli Europei, Dario Masciarelli è rientrato a Siena per riprendere la preparazione con la Vismederi Costone. Per chi non lo conoscesse, il 3×3 è la versione “street” del basket tradizionale: tre giocatori in campo per squadra, un solo canestro e partite a ritmo frenetico. Un movimento in forte crescita, che ora anche l’Italia ha portato ai vertici continentali.
Dario, sei appena tornato da questa avventura con la Nazionale 3×3 e non a mani vuote: il bronzo europeo. Quali sono state le tue emozioni?
“Credevamo di poter fare qualcosa di bello ma siamo andati oltre le aspettative. È una medaglia che pesa tanto e che rappresenta un pezzo di storia per il movimento del 3×3 in Italia. Credo che questo debba essere solo un punto di partenza”.
Negli ultimi anni il movimento è cresciuto molto, ma dietro ci sono tanti sacrifici. Come vivete la preparazione al 3×3?
“Ogni estate, appena terminata la stagione del 5 contro 5, ci ritagliamo i weekend per partecipare alle tappe del circuito italiano o del World Tour organizzato dalla FIBA. Significa rinunciare alle vacanze, avere poco riposo, viaggiare tanto. Ma alla fine il lavoro ha portato i suoi frutti”.
Parlaci dei tuoi compagni di squadra e dell’arrivo di Amedeo Della Valle, che ha dato grande visibilità a questa esperienza.
“Devo partire dalla mia prima squadra, l’All Star Colosseum di Roma: da lì è cominciato tutto. Dopo il bronzo li ho subito chiamati per ringraziarli, perché quella medaglia è anche merito loro. Poi ovviamente un pensiero va ai miei compagni “storici” e ad Amedeo Della Valle: un giocatore del suo livello non si era mai avvicinato al 3×3, e la sua presenza ha dato tantissimo, dentro e fuori dal campo.”
La vostra medaglia è arrivata negli stessi giorni in cui la Nazionale “tradizionale” è stata eliminata dall’Europeo. Avete attirato molta attenzione mediatica.
“Sì, sicuramente la presenza di giocatori come Della Valle e Gaspardo ha acceso i riflettori. Amedeo in particolare ha portato tantissimo seguito: vedere un campione del suo calibro scegliere il 3×3 è stato qualcosa di speciale. Poi, chiaramente, il bronzo ha fatto il resto”.
Sui social hai scritto di non smettere mai di credere nei propri sogni. Quanto vale per te questa medaglia?
“Vale tantissimo. Dietro c’è tempo, fatica, sudore, viaggi infiniti. Quando dedichi tutto te stesso a qualcosa e arrivano i risultati, la soddisfazione è enorme”.
A chi hai dedicato il bronzo?
“La prima telefonata è stata alla mia ragazza, Sofia. È sempre al mio fianco, crede in me anche quando io stesso faccio fatica. Questa medaglia è soprattutto per lei”.
Adesso il ritorno a Siena e la stagione con il Costone. Con che spirito?
“Sono carico. È chiaro che il 3×3 richiede tante energie, ma questa esperienza non mi ha tolto nulla, anzi: mi ha dato motivazioni in più. Credo nel progetto e penso che potremo toglierci delle belle soddisfazioni”.