Vanno avanti le indagini per definire i contorni dell’omicidio di Largo Sassetta, avvenuto il 26 settembre a Siena, vittima la signora Annamaria Burrini, 81 anni, strangolata e rapinata in casa. La Procura di Siena lavora per cristallizzare il quadro accusatorio nei confronti dei due ucraini, zio e nipote, considerati gli autori della rapina (il 39enne è reputato l’esecutore materiale dell’omicidio).
In particolare si cercano ulteriori elementi per confermare la presenza sulla scena del delitto dell’uomo di 39 anni, che nega di aver commesso l’omicidio e di essere stato all’interno dell’abitazione, ma solo nei dintorni: oltre all’arma del delitto – il laccio di una scarpa – si dà la caccia anche ai vestiti che quel giorno il 39enne indossava e che sono stati visionati dai filmati delle telecamere di sorveglianza che puntano sulla zona. Per questo sono scattati accertamenti ed ispezioni per recuperarli ed analizzarli. Prossimamente sono attesi i risultati dell’esame del narcotico assunto dall’anziana prima dell’omicidio e dei contenuti estrapolati dai telefoni dei due indiziati.
Che nel frattempo restano in carcere: negati i domiciliari alla 25enne, la difesa del 39enne – passata in capo all’avvocato Manfredi Biotti – ha chiesto lunedì di riesaminare la misura di custodia cautelare, ma appare difficile ad oggi che possa essere accordata una modifica.
C.C