Deposito scorie radioattive: la Sogin ha consegnato al Ministero della Transizione Ecologica la carta delle aree idonee

Di Redazione | 16 Marzo 2022 alle 22:45

Deposito scorie radioattive: la Sogin ha consegnato al Ministero della Transizione Ecologica la carta delle aree idonee

Bisognerà attendere ancora un po’ di tempo per sapere cosa prevede la Carta Nazionale delle Aree Idonee (CNAI) ad ospitare il Deposito Nazionale per i rifiuti radioattivi e Parco Tecnologico.

La Sogin ha trasmesso ieri al Ministero della Transizione Ecologica la proposta elaborata sulla base delle oltre 600 tra domande e osservazioni, per un totale di oltre 25.000 pagine costituite da atti, documenti, studi, relazioni tecniche e cartografie, complessivamente presentate nel corso di un anno a seguito della pubblicazione della CNAPI (il 5 gennaio 2021)

Tra queste anche tutte le osservazioni arrivate dalla Valdorcia, per dire no all’inserimento di una zona di 180 ettari, posta al confine tra il comune di Pienza e quello di Trequanda tra le 67 aree idonee individuate per ospitare il Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi. Un’ipotesi ritenuta fin da subito inammissibile, a cui istituzioni, forze politiche, associazioni, comuni cittadini, si sono opposti con fermezza.

Dopo la consultazione pubblica (avviata il 5 gennaio 2021 e conclusa il 14 gennaio scorso), la norma prevede ora che il Ministero della Transizione Ecologica, acquisito il parere tecnico dell’Ispettorato Nazionale per la Sicurezza Nucleare e la Radioprotezione (ISIN), approvi con proprio decreto la Carta, di concerto con il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili. La mappa verrà, quindi, pubblicata sui siti internet di Sogin, dei due Ministeri e dell’ISIN.

La pubblicazione della CNAI avvierà quindi la fase di concertazione finalizzata a raccogliere le manifestazioni di interesse, non vincolanti, a proseguire il percorso partecipato da parte delle Regioni e degli Enti locali nei cui territori ricadono le aree idonee, con l’obiettivo di arrivare a una decisione condivisa del sito nel quale realizzare il Deposito Nazionale.



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