Di lavoro si continua a morire anche nella giornata mondiale per la salute e la sicurezza

Morto in cava: il cordoglio della Regione e l’impegno per la sicurezza da parte dei sindacati

Di Simona Sassetti | 28 Aprile 2025 alle 14:03

28 aprile, Giornata mondiale sulla salute e sicurezza sul lavoro, alle 8 di mattina in Italia ha perso la vita un operaio di 59 anni in una cava per l’estrazione del marmo a Carrara, nella zona Fantiscritti in località Miseglia. Al momento del decesso si trovava alla guida di un dumper. Secondo una prima ricostruzione, il mezzo pesante utilizzato nelle cave è precipitato per diversi metri. L’uomo, che lavorava per una cooperativa, è rimasto schiacciato ed è deceduto sul colpo.

“La situazione è inaccettabile e questo ci dimostra che c’è tanto da fare rispetto a questo tema- afferma Daniela Spiganti, segretaria confederale Cgil Siena– i dati sono allarmanti, noi nella nostra provincia abbiamo già due decessi sul lavoro nel 2025. Bisogna metterci in testa che ci deve essere un modello di sviluppo che sia centrato sulle persone e non sul profitto, perché la salute e la sicurezza devono essere al primo posto, oltre al fatto chiaramente di cambiare le normative, perché ci sono normative che purtroppo non tutelano il lavoro. Qui parlo degli appalti, invitiamo per questo tutti ad andare l’8 e il 9 giugno a votare per il Referendum”.  Oggi a Firenze la Cgil ha, inoltre, organizzato un flash mob davanti all’ingresso del cantiere di Esselunga in via Mariti, uno dei due luoghi simbolo delle tragedie sul lavoro in Toscana. “In quella tragedia – aggiunge Spiganti –  c’erano anche degli appalti e dei subappalti. Per l’ultimo lavoratore ritrovato è stato anche complicato identificare di chi fosse dipendente”.

Anche la Cisl, in occasione di questa giornata, ha rinnovato il proprio impegno per la tutela della vita e della dignità dei lavoratori, sottolineando la centralità di questi temi come obiettivo prioritario e irrinunciabile. Un’analisi dei dati relativi al 2024 restituisce un quadro complesso.  “Una giornata di tristezza, perché proprio oggi c’è stato un altro caso di incidente mortale sul lavoro – commenta Riccardo Pucci, segretario Cisl Siena -, che chiaramente aumenta la preoccupazione e queste criticità. La patente a crediti che abbiamo portato al Governo per noi è uno strumento fondamentale per dare un passo differente al mondo dell’impresa e del lavoro, alla sicurezza, alla legalità, alla formazione. Bisogna parlare ancora di strage sul mondo del lavoro perché si parla di più di mille vittime nel 2024.  Noi cerchiamo di rilanciare le nostre proposte, fra le quali anche quella di garantire sempre e comunque i contratti collettivi nazionali, altro tema fondamentale è la formazione, che va fatta già da subito nelle scuole.

Anche il presidente della Regione Eugenio Giani, l’assessora alla formazione professionale e al lavoro Alessandra Nardini e l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini hanno inviato il loro cordoglio in occasione del tragico incidente avvenuto questa mattina in una cava di marmo in provincia di Massa Carrara e che è costato la vita ad un camionista che vi lavorava: “Davvero non c’era modo peggiore per celebrare la giornata mondiale per la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro – si legge da una nota stampa della Regione Toscana-. La morte di Paolo Lambruschi, esperto camionista, per un incidente nella cava di marmo di Miseglia a Carrara, ci riempie di tristezza, ma ci spinge anche a proseguire nel nostro impegno per evitare incidenti mortali, infortuni e malattie professionali. Proprio questa mattina avevamo infatti annunciato il nostro investimento di un milione e mezzo di euro per la formazione, finalizzati cioè a finanziare percorsi di formazione aggiuntiva sulla sicurezza per lavoratrici e lavoratori. Era questo il modo che avevamo scelto per celebrare concretamente la Giornata mondiale e per ribadire il nostro impegno per fare in modo che gli infortuni e le morti sul lavoro siano finalmente azzerate. Ai familiari di Paolo Lambruschi vogliamo far giungere i sensi della nostra vicinanza e del nostro più profondo cordoglio. Ai suoi compagni di lavoro, alle organizzazioni sindacali e a tutte le parti coinvolte nella difficile battaglia per rendere il lavoro più sicuro ribadiamo che il nostro impegno per la sicurezza non verrà meno e, ne siamo sicuri, così sarà anche per il loro, perché questa è una battaglia che deve combattere ogni giorno e con l’impegno di tutte le parti”.

Simona Sassetti

Nasce a Siena nel 1991, lavora a Siena Tv dal 2016. Ha scritto prima sul Corriere di Siena, poi su La Nazione. Va pazza per i cantanti indie, gli Alt-J, poi Guccini, Battiato, gli hamburger vegani, le verdure in pinzimonio. È allergica ai maschilismi casuali. Le diverte la politica e parlarne. Ama il volley. Nel 2004 ha vinto uno di quei premi giornalistici sezione giovani e nel 2011 ha deciso di diventarlo



Articoli correlati