Donna trovata morta in casa a Castellina in Chianti, due indagate per omicidio

Franca Genovini, 85enne, fu trovata senza vita nella sua casa a Castellina in Chianti il 7 agosto 2024 e inizialmente si pensò a un decesso per cause naturali

Di Redazione | 20 Agosto 2025 alle 14:15

Donna trovata morta in casa a Castellina in Chianti, due indagate per omicidio

Fu trovata senza vita nella sua casa a Castellina in Chianti il 7 agosto dello scorso anno e inizialmente si pensò a un decesso per cause naturali. Ad oltre un anno di distanza dalla morte di Franca Genovini, 85enne, la Procura di Siena, a seguito anche di notizie apparse nella stampa, comunica che “sono in corso le indagini preliminari a carico di due donne per le ipotesi di reato, in concorso, di omicidio doloso pluriaggravato, rapina pluriaggravata ed autoriciclaggio”.

All’indomani della morte dell’85enne la stessa Procura aveva disposto l’esame autoptico e “le prime immediate indagini – spiega la nota -, con l’acquisizione delle immagini prodotte dalle telecamere di videosorveglianza comunali avevano consentito, unitamente ad ulteriori elementi, di accertare che le indagate avevano ceduto alcuni beni in oro appartenuti in vita alla vittima ad un esercizio compro oro di Poggibonsi”.

Per tale ragione, la Procura aveva avanzato la richiesta di sequestro preventivo, anche per equivalente, delle somme riscosse a seguito della vendita dei suddetti monili d’oro, in relazione al delitto di autoriciclaggio, che il Gip aveva accolto con provvedimento del 3 ottobre 2024.

Nel mentre, a seguito degli accertamenti autoptici in corso era emerso il sospetto che la morte della Genovini fosse da ricollegare ad atti violenti di terze persone. Per tale motivo veniva interrotto l’accertamento autoptico e venivano iscritte le donne nel registro degli indagati per i reati di omicidio e rapina aggravati, con conseguente estensione alle stesse degli accertamenti medico legali in corso.

“Venivano contestualmente emessi provvedimenti di perquisizione e sequestro a carico delle indagate, nonché di ispezione del Ris Carabinieri di Roma, nell’abitazione della vittima e sull’auto a lei in uso” spiega ancora la Procura. Il 2 ottobre dello scorso anno la difesa di una persona sottoposta alle indagini, promuoveva richiesta di incidente probatorio, richiesta poi accolta dal Gip una settimana dopo.

“Da tale data, ad oggi, è in corso l’incidente probatorio collegiale che presenta plurimi e particolari elementi di complessità – conclude la nota a firma del procuratore capo Andre Boni -. Proprio la difficoltà di tale atto istruttorio ha reso necessario mantenere la salma a disposizione dell’Autorità Giudiziaria fino ad oggi”.



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