Dopo due anni di pandemia e decine di migliaia di morti, proprio quando avevamo appena iniziato a vedere la luce in fondo al tunnel chiamato coronavirus, ci ritroviamo di nuovo a vivere nella paura: quella della guerra. Un altro tragico evento che sembra voler prolungare uno dei momenti più difficili della nostra esistenza, un colpo durissimo emotivamente parlando. Siamo stanchi, impauriti e con poca fiducia verso il futuro.
“Le persone sono demotivate e piene d’ansia. Quando pensavano di poter uscire dalla pandemia, o comunque in un periodo più ‘leggero’ sono ripiombate nella paura causata dalla guerra”, spiega a Siena Tv la psicoterapeuta Carla Fineschi.
Disagio, ansia depressione sono le conseguenze principali, ma si diffondono anche disturbi del cibo e del sonno.
“Sono in crescita i disturbi del cibo – aggiunge Fineschi – sia nell’eccesso che, all’opposto, nell’eliminazione. Il comprare convulsamente alimenti nei banconi del supermercato denota già un panico da guerra, perchè facendo rifornimento di prodotti, soprattutto quelli che riteniamo provenire dalla Russia, cerchiamo di esorcizzare l’angoscia di un possibile conflitto”.