Dopo Tucci, la sindaca e la strategia dello scegliere di non scegliere

Un mese non è bastato per risolvere il rebus assessore, ma il clima si fa teso

Di Cristian Lamorte | 14 Novembre 2025 alle 15:54

Ancora una fumata nera per il dopo Tucci in Giunta a Siena. Ma il clima si fa sempre più teso tra il partito di maggioranza e la sindaca Nicoletta Fabio dopo il confronto odierno con l’onorevole di Fdi Francesco Michelotti. La strategia dello scegliere di non scegliere messa in atto dalla prima cittadina rischia di spezzare gli equilibri di governo e quell’idillio che è sempre stato il piedistallo della prima metà di mandato. Ad un mese esatto dal risultato elettorale che ha portato l’ex assessore a Palazzo del Pegaso a Firenze, ancora manca il nome del sostituto. Ed i tempi per la fumata bianca sembrano dilatarsi ulteriormente raddoppiando di gran lunga le tempistiche che hanno portato alla fumata bianca, quella vera, per l’elezione di Papa Leone XIV. Nel conclave odierno Michelotti si sarebbe aspettato una scelta da parte della sindaca dopo averle portato sul piatto i nomi di Alessandro Manganelli e Elena Burgassi. Attesa disattesa però. Scegliere di non scegliere è stata la strategia.

Il nodo della questione sembra girare tutta intorno al nome dell’altro assessore Vanna Giunti, espressione di Sena Civitas. Fratelli d’Italia ne vorrebbe l’allontanamento dall’esecutivo ma ad opporsi sarebbe proprio la prima cittadina. In attesa del prossimo conclave la soluzione più papabile sembra quella del mantenimento in Giunta ma con la revoca delle deleghe più pesanti: turismo e commercio. Proprio queste passerebbero di mano alla new entry a palazzo con la conseguente ridistribuzione interna delle deleghe appartenute a Tucci. E qui il secondo nodo da sciogliere: a chi affidarle? Agli assessori civici o a quelli partitici? Il messaggio indiretto sarebbe chiaro per la seconda metà di mandato.

Il recente viaggio a Siviglia non ha portato consiglio ed è difficile che la decisione della sindaca possa essere presa prima di un nuovo viaggio, a metà della prossima settimana, ad Avignone. Fumata bianca dopo la tappa nella città dei Papi?

Scegliere di non scegliere rischia di portare ad una scelta obbligata

Cristian Lamorte

Giornalista dal 2006 ama il suo mestiere perché gli consente di alzarsi ogni mattina senza sapere cosa farà del resto del giorno. Ama le storie, quelle da leggere e quelle da raccontare. Detesta chi guarda invece che osservare, predilige un ricco silenzio ad un povero sproloquio. Nel tempo libero si dedica ai libri e al cammino, in un costante passo dopo passo lungo la linea sottile tra ragione e follia. La stessa linea che lo spinge a ricercare ogni giorno, dopo essersi svegliato, una nuova pagina da scrivere.



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