Cordone figlio della prima vittima di Cosimini oggi a Siena
“Dove è adesso Sergio Cosimini?”. E’ la domanda che Marco Cordone, figlio di Antonio, prima vittima del criminale pluriomicida Sergio Cosimini, rivolge alle autorità anche a nome dei familiari delle altre vittime del killer, che il 1 giugno del 1990 uccise a Siena i Carabinieri Mario Forziero e Nicola Campanile. “La legge italiana impone – ha detto Cordone ai microfoni di Radio Siena Tv – che i parenti delle vittime non sappiano l’attuale collocazione di Cosimini, che dovrebbe essere stato trasferito alla Rems (strutture che hanno sostituito gli ospedali psichiatrici giudiziari, ndr) di Volterra. Ma il rischio è di ritrovarci in libertà un killer, un assassino”.
Oggi Cardone, fondatore del Comitato “Dalla Parte di Abele”, ha posto un mazzo di fiori presso al monumento di via dei Gazzani a Siena, eretto il 1 giugno 1991 dalla città per per ricordare il sacrificio dei Carabinieri Mario Forziero e Nicola Campanile, uccisi da Cosimini durante un controllo. Domani le celebrazioni ufficiali alla presenze delle autorità.
