E’ morto Sergio Staino, fumettista e giornalista padre di Bobo, ex direttore de l’Unità, era malato da tempo. Staino, che è stato anche scrittore e regista – esordì alla regia nel 1989 con Cavalli si nasce -, era nato a Piancastagnaio e ha poi vissuto a Scandicci, alle porte di Firenze. Con Bobo fece la sua prima comparsa nel 1979, sul mensile di fumetti Linus: da allora una lunga avventura, con una satira educata ma allo stesso tempo graffiante. Nel 2014 realizzò una mostra al Santa Maria della Scala e nel 1995 il suo Bobo era in gita al Palio di Siena.
Bobo, impegnato a sinistra e prototipo dell’italiano medio pensante, lavoratore e disilluso padre di famiglia, è passato tra le pagine di diversi quotidiani e riviste, dove spesso commentava i fatti del giorno in modo incisivo. “Bobo nacque, come spesso accade, per disperazione – raccontava anni fa Staino -. Ero un uomo inquieto, in crisi. Cercavo che cosa fare da grande. L’immagine di Bobo nacque d’istinto. Anche il nome. Bobo è un arrabbiato, disilluso, romantico, democratico, di sinistra”. Collaboratore tra il 1980 e il 1981 della pagina culturale del quotidiano Il Messaggero, e dall’anno successivo de l’Unità, di cui è stato il vignettista ‘storico’ divenendone poi direttore nel 2016, Staino dal 1986 aveva anche fondato e diretto il settimanale satirico Tango. Aveva anche collaborato con Rai3, dove nel 1987 ha diretto la rubrica Teletango e, nel 1993, firmato il programma satirico Cielito Lindo. Ha col,laborato anche con Avvenire, La Stampa e Atlante, il magazine online di Treccani.it.
Il cordoglio del Sindaco di Piancastagnaio Vagaggini: “Ho appreso nella tarda mattinata della scomparsa di Sergio Staino. Un altro pianese ci lascia, proprio alla vigilia di uno degli appuntamenti più significativi della nostra comunità, “Il Crastatone”, a cui, l’ideatore di “Bobo”, ebbe modo in passato di fare visita. Il nostro rapporto di stima e amicizia, è nato e cresciuto in occasione del Palio 2019 che scelsi di affidargli in virtù delle sue qualità artistiche che nascono dalla libertà del pensiero e che traggono origine anche dai suoi primi anni di vita a Piancastagnaio prima del suo trasferimento a Firenze. Anni da lui mai dimenticati, come più volte pubblicamente testimoniato dallo stesso Staino e richiamati quest’oggi anche dal Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. Una testimonianza che ci ha donato anche attraverso uno dei simboli più cari e significativi della nostra comunità, il Palio, dove Sergio Staino si disegna bambino, cullato tra le braccia di una Vergine che è Madre, Vergine e che rappresenta anche Piancastagnaio. In quella estate, nelle sale della nostra Rocca, la sua mostra personale “Bestie, bestiacce e bestioni”, dove, il nostro concittadino ebbe a dire: ‘Piancastagnaio mi ha dato la possibilità di ritornare, così da rivivere le emozioni, i profumi e i sapori di un tempo’. Quello con Sergio, rimarrà per me un incontro unico, ricco di umanità e identità verso la propria terra natia che ha voluto omaggiare con amore, riconoscenza e senza alcun esitare. Un artista pianese, amiatino, toscano, italiano, che, attraverso le sue opere-vignette, ha raccontato tutti noi noi attraverso una satira e una ironia sempre motivi di riflessione, al di là degli ideali o punti di vista di ciascuno di noi. Un saluto e una gratitudine per Staino, vicino, assieme a tutta l’Amministrazione Comunale, al dolore dei suoi cari.”
Foto da www.facebook.com/stainosergio/