Si intitola “Minuti del silenzio” la poesia scritta da Saulo Gambelli, socio della sezione di Siena dell’Associazione Nazionale Carabinieri, sull’Eccidio di Sant’Anna di Stazzema, che lo stesso avrà l’onore di recitare domani durante le celebrazioni dell’eccidio avvenuto il 12 Agosto 1944.
“Scrivo poesie da quando ho 14 anni, una passione che viene da lontano e che ho sempre coltivato – spiega Gambelli – La poesia che ho scritto sull’Eccidio di Stazzema nasce dai molti documentari e le testimonianze che ho visto e raccolto sulla vicenda, che hanno portato a intercalarmi nelle varie situazioni e a vedere delle immagini. Mi sono immaginato i secondi infiniti che hanno passato le persone in quegli orribili attimi“.
“Grazie all’Associazione Nazionale Carabinieri, sezione di Siena, di cui sono Socio – dice Gambelli – nella persona del Presidente Luogotenente Aldo Di Raimo in contatto con il Direttore del museo e del “parco della pace” di Sant’Anna Dott. Michele Morabito, domani avrò l’onore di leggere la poesia durante le celebrazioni della giornata commemorativa”.
Nella prima parte la poesia descrive la vita normale a Sant’Anna, per poi calarsi nella descrizione emotiva dei fatti e di quello che accadde, mettendo in contrasto questi due mondi, queste due situazioni che appaiono all’opposto ma che, in quella mattinata, sono state tragicamente vicine. La falce, ad esempio, che aveva mietuto il grano, simbolo di vita, si trasforma in un simbolo di morte poco tempo dopo.
Il 12 Agosto 1944 a Sant’Anna di Stazzema, in provincia di Lucca, furono centinaia le persone uccise. Quando le SS raggiunsero il paese gli uomini scapparono nei boschi per non essere deportati nei campi di lavoro tedeschi, lasciando nel paese soltanto donne, vecchi e bambini sicuri che nulla sarebbe capitato loro in quando civili inermi.
Quello che successe di lì a poco fu invece uno dei più grandi eccidi della storia d’Italia: i militari diedero del tempo ai civili per farsi dire dove si nascondevano i partigiani, che avevano però già lasciato la zona, dopodiché iniziarono a sparare. In centinaia tra donne, anziani e bambini furono uccisi, e ai corpi fu successivamente dato fuoco con gli arredi della Chiesa.
Come ogni anno domani, il 12 Agosto, si terranno le celebrazioni in ricordo dell’Eccidio, durante le quali Saulo Gambelli reciterà la poesia scritta per l’occasione.