“Educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari: uniti per la cura ed il rispetto”. È questo il titolo del seminario organizzato congiuntamente da Azienda Ospedaliera Universitaria Senese e Azienda Usl Toscana sud est, per promuovere una cultura del rispetto e della sicurezza verso chi ogni giorno si prende cura degli altri. L’iniziativa, aperta ai professionisti e alla cittadinanza, ha rappresentato un importante momento di confronto e condivisione delle strategie di prevenzione e degli strumenti utili a contrastare gli episodi di violenza che, sempre più spesso, si verificano nei contesti sanitari e socio-sanitari.
Tra i presenti il prefetto di Siena Valerio Massimo Romeo, il delegato del rettore dell’Università di Siena Francesco Dotta, la dirigente regionale Giovanna Bianco, il presidente della Società della Salute Senese Giuseppe Gugliotti, i direttori generali delle due aziende sanitarie, Marco Torre e Antonio Barretta, e il questore di Siena Ugo Angeloni, che ha sottolineato l’importanza di un approccio integrato tra istituzioni.
“È un tema molto sentito – ha sottolineato Antonio Barretta, direttore generale dell’Aou Senese –. Negli anni abbiamo rafforzato le misure di tutela dei professionisti e continuiamo a farlo con un impegno crescente. La giornata di oggi è importante perché consente di mettere a fattore comune esperienze e buone pratiche: crescere insieme su questo fronte significa migliorare la sicurezza di tutti”.
Un concetto ripreso anche da Marco Torre, direttore generale dell’Ausl Toscana sud est: “Per la nostra azienda il personale è la risorsa principale. Purtroppo, il tema delle aggressioni mina il rapporto di fiducia tra cittadini e servizio sanitario. È fondamentale ricostruire questo legame, perché la relazione di cura inizia proprio dal rispetto reciproco. Le poche eccezioni non devono inquinare quel rapporto di fiducia che è alla base di tutto”.
Durante il seminario sono intervenuti anche rappresentanti dei servizi di prevenzione e protezione delle aziende sanitarie toscane, oltre a Barbara Laura Alaimo del progetto “Parole Ostili”, che ha affrontato il tema del linguaggio responsabile e inclusivo nella comunicazione.
In chiusura, spazio alle testimonianze del mondo del volontariato, delle associazioni e degli studenti, a conferma di come la sicurezza e il rispetto verso chi cura siano valori condivisi da tutta la comunità.
