“L’attuale giunta ha mostrato una totale mancanza di confronto con le famiglie e gli educatori e di pianificazione per quanto riguarda i servizi educativi. Non ultimo il caso delle ristrutturazioni fatte partire senza aver pensato a strutture alternative adeguate ad ospitare il numero necessario di bambini e bambine. Per noi la scuola è il primo presidio culturale: le insegnanti e gli insegnanti, le educatrici e gli educatori, e le famiglie non devono essere lasciati soli dalle amministrazioni”.
Alessandro Bisogni, candidato sindaco di Siena Popolare risponde così alle preoccupazioni esternate nei giorni scorsi dal Comitato “SiAmo le scuole comunali”
“Per quanto riguarda i servizi all’infanzia – prosegue -, è fondamentale parlare di qualità, sia dal punto di vista pedagogico e di servizi scolastici erogati. Quindi attenzione all’innovazione nella didattica, alimentazione sana, servizi accessibili e sostenibili per tutte le famiglie e diritti del personale scolastico. Maggiori diritti per il personale implica non solo salari adeguati, ma anche formazione continua, personale sufficiente e tempi di lavoro più distesi. Da anni gli scarsi investimenti nel settore 0-3 anni sono stati a favore di investimenti in gestione indiretta e disinvestire nella gestione pubblica. L’approvazione del Ddl Concorrenza, fortemente voluto dal PD (che ora sotto elezioni parla strumentalmente di investimenti a destra e manca), sembra di nuovo andare in questa direzione, causando abbassamento dei diritti e dei salari con una ricaduta sulla qualità dello stesso servizio educativo.
Tra le prime azioni che faremo se dovessimo venire eletti ci saranno quelle rivolte alla re internalizzazione dei servizi educativi.
Gli asili non dovranno più essere appaltati e dovranno invece essere a gestione diretta del Comune di Siena, così come i servizi scolastici.
Inoltre promuoveremo i nidi gratis per le fasce sociali più deboli (Redditi ISEE fino a 12.500 euro) da sostenere tramite iniziativa dell’amministrazione comunale in integrazione con analoghe misure regionali e nazionali”.