Tappa senese per Chiara Appendino, vicepresidente del Movimento 5 Stelle, arrivata in Toscana per sostenere la lista del M5S e il candidato del centrosinistra Eugenio Giani in vista delle elezioni regionali del 12 e 13 ottobre. Una presenza che suggella l’accordo politico tra pentastellati e coalizione di centrosinistra, all’interno di quel “campo progressista” che in questa tornata elettorale si presenta unito contro la destra.
“A me le etichette non piacciono molto – ha spiegato Appendino –. Sono qui per sostenere il Movimento 5 Stelle e una lista forte, fatta di persone capaci che possono dare molto a questo territorio, che soffre. Oggi incontreremo quelle imprese che il governo di destra sta abbandonando: penso ai dazi, ai 25 miliardi promessi da Meloni per sostenere l’export e mai arrivati. Noi vogliamo tutelare imprese, lavoratori e lavoratrici. Questo tessuto produttivo merita di più”.
Accanto al tema economico, Appendino ha ribadito le priorità del Movimento nella campagna toscana: sanità pubblica, lavoro e diritti.
“Siamo qui per tenere l’asticella alta – ha detto –. Il nostro obiettivo è dare risposte ai cittadini, tutelare i più fragili, la dignità della persona e l’ambiente. In particolare sulla sanità non faremo sconti: deve essere pubblica, e la politica deve uscire dalla sanità”.
Sul dibattito che in Toscana ha riacceso il confronto tra Governo e Regione, dopo l’aumento dell’addizionale Irpef per sostenere la spesa sanitaria, Appendino ha scelto una posizione netta:
“La sanità non può essere un bene di lusso, cosa che oggi purtroppo è diventata. Ci sono responsabilità condivise, ma questa destra sta scegliendo di favorire la sanità privata. Non è accettabile che in Italia si muoia di mala sanità o che ci si debba indebitare per curarsi”.
Infine, un affondo diretto alle critiche del centrodestra sul “patto Giani-M5S” e sul progetto di reddito di cittadinanza regionale:
“Per la destra essere poveri è una colpa, lo abbiamo capito – ha ribattuto Appendino –. Hanno tolto il sostegno alle fasce più fragili, ma adesso stanno colpendo anche il ceto medio e le imprese. Avevano promesso di proteggerle, invece oggi sono in difficoltà e il Governo le ha abbandonate”.
Un messaggio chiaro, quello dell’ex sindaca di Torino, che da Siena lancia la corsa del Movimento 5 Stelle in Toscana: un Movimento radicato nei territori e deciso a rivendicare il proprio ruolo nel fronte progressista.