L’ampliamento dell’aeroporto di Ampugnano torna al centro della campagna elettorale senese, con posizioni divergenti tra le candidate locali dei principali schieramenti di centrosinistra e di centrodestra.
Elena Boldrini, ex consigliera comunale di Sovicille, oggi candidata con Alleanza Verdi e Sinistra, conferma la sua contrarietà: “Io sono sempre stata contraria all’ampliamento dell’aeroporto di Ampugnano. Non condividiamo neppure questo progetto che è stato presentato ora, anche perché non c’è una sostenibilità economica reale. Non conosciamo il business plan e, da quello che si sa, la sostenibilità dovrebbe derivare dall’installazione di un impianto fotovoltaico sul sedime aeroportuale, soluzione che riteniamo inadeguata”.
Secondo Boldrini, inoltre, l’aeroporto non apporterebbe benefici significativi ai cittadini del territorio: “Non si capisce su cosa si dovrebbe basare il progetto, né quanti voli potrebbero esserci e quale tipo di turismo potrebbe attrarre. La nostra provincia punta su un turismo naturalistico e sostenibile, e per questo riteniamo che ci siano progetti migliori rispetto allo sfruttamento del terreno agricolo”.
Dall’altra parte, Michela Guerrini, già candidata a sindaco di Sovicille, adesso candidata nella lista di centrodestra “È Ora! Con Tomasi”, adotta una posizione più aperta: “Al momento sappiamo molto poco di quello che sarà il progetto di Enac su Ampugnano. Si parla di voli che non supereranno i 19 passeggeri. Credo sia importante capire meglio cosa intende fare Enac, valutare se possiamo ospitare una realtà del genere e mantenere aperto il dialogo, perché l’interlocuzione con l’ente può chiarire le esigenze del territorio”.
Una posizione comunque più cauta rispetto all’appoggio incondizionato dell’alleato di coalizione Fratelli d’Italia, in modo particolate sulla questione del campo di fotovoltaico che dovrebbe sorgere per sostenere il progetto, per il quale Guerrini si mostra contraria all’utilizzo di terreni agricoli: “Non sono d’accordo sull’uso di ettari agricoli per il fotovoltaico, così come non lo sarei per il sedime aeroportuale. La nostra provincia è prevalentemente agricola, i terreni vanno destinati alle colture. Per il fotovoltaico ci sono tetti, capannoni e zone industriali, quelli sono i luoghi più adatti”.
Il confronto evidenzia così le linee guida dei due schieramenti sul tema: da un lato la netta contrarietà basata su sostenibilità e impatto sul territorio, dall’altro un’apertura comunque condizionata alla verifica del progetto, con attenzione alla salvaguardia dell’agricoltura locale.
