Elezioni regionali, M5S cala il poker per il territorio di Siena e provincia

Bonella Martinozzi, Lorenzo Bellucci, Guglielmo Pianigiani e Ilaria Gabrielli sono i componenti della squadra pentastellata, che punta a rappresentare tutte le anime della provincia

Di Redazione | 24 Settembre 2025 alle 15:30

Quattro nomi in rappresentanza del territorio senese per la Toscana del futuro. Il Movimento 5 Stelle cala il poker in vista delle elezioni del 12 e 13 ottobre e lo fa con Bonella Martinozzi, Lorenzo Bellucci, Guglielmo Pianigiani e Ilaria Gabrielli per una squadra che punta a rappresentare tutte le anime della provincia. E proprio in vista del voto, i pentastellati in coalizione con il centrosinistra dopo l’accordo con Eugenio Giani e il Pd, portano avanti un programma dettagliato, 23 punti sotto lo slogan “Toscana giusta”.

“Abbiamo un obiettivo molto ambizioso che non è fatto di numeri, percentuali ma di risultati da portare per la Toscana e anche per Siena – ha spiegato Irene Galletti, coordinatrice regionale del Movimento 5 Stelle -. Sono condensati in 23 punti che hanno costituito l’accordo che abbiamo sottoscritto con il presidente Giani e che prevedono fondamentalmente che il lavoro che abbiamo fatto per dieci anni come opposizione diventi azione di governo. Ricordiamo per Siena l’opposizione che abbiamo fatto alla nuova stazione di medioetruria che, così come prevista, non è di servizio sicuramente alla popolazione e abbiamo ricordato anche la questione legata ai dazi alle produzioni delle eccellenze delle campagne senesi e della valorizzazione di una città come Siena che è uno dei gioielli che tutto il mondo ci invidia”.

Un impegno politico che viene da lontano, hanno ribadito a più riprese i rappresentanti di Giuseppe Conte, e che ora punta ad un obiettivo di governo.

“Gli obiettivi sono alti e non ci diamo delle cifre – ha ribadito Galletti -. Io posso solo dire che da quello che vedo stringendo le mani, quando andiamo a cortei, appuntamenti e incontriamo le persone, le aspettative nei nostri confronti sono grandi. Quindi contiamo di fare delle percentuali che ci consentano di essere, anzi continuare a essere la bussola dell’orizzonte progressista all’interno di una maggioranza che in questi dieci anni ha un po nicchiato nel cercare di essere dalla parte degli ultimi e dei più deboli, ma soprattutto dalla parte di un territorio che delle volte è trattato come di serie B soltanto perché non appartiene alla zona centrale che è quella dell’area metropolitana fiorentina”.



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