Elezioni Regionali, nasce il “campo largo”: accordo tra Giani e M5S per una coalizione progressista

Sanità pubblica, Reddito di cittadinanza, ambiente, legalità, diritti sociali e lavoro: i punti del patto programmatico tra Pd e M5S

Di Redazione | 19 Agosto 2025 alle 14:00

Elezioni Regionali, nasce il “campo largo”: accordo tra Giani e M5S per una coalizione progressista

Un “contratto di governo” per guidare la Toscana. È questo l’impegno sottoscritto a Palazzo Strozzi Sacrati tra il candidato presidente Eugenio Giani, il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle.

L’intesa sancisce la costruzione del “campo largo” anche nella Regione, in vista delle elezioni del 12 e 13 ottobre.

A presentare i contenuti dell’accordo sono state Paola Taverna, vicepresidente vicaria del M5S, e Irene Galletti, coordinatrice toscana del Movimento. Entrambe hanno sottolineato il valore “vincolante” del documento, frutto di un voto online degli iscritti del 6 e 7 agosto.

“Non un’intesa elettorale generica, ma un contratto pubblico che riflette il mandato dei nostri iscritti”, ha spiegato Taverna. Il documento – sei pagine di obiettivi concreti – sarà reso pubblico per “garantire trasparenza a tutti i toscani” e costituirà la base dell’azione di governo in caso di vittoria. L’accordo mira a costruire “un’alternativa forte alle destre autoritarie” e si fonda su quattro assi principali: legalità, tutela ambientale, diritti sociali e sanità pubblica.

I temi chiave del contratto

Ambiente: recupero della legge Marson contro il consumo di suolo, piano di bonifiche rafforzato e Arpat più indipendente con sanzioni severe per chi inquina.
Infrastrutture: stop alla nuova pista di Peretola, rilancio dell’aeroporto di Pisa con interventi su terminal e sicurezza.
Acqua pubblica: gestione in house per garantire tariffe eque ed efficienza.
Sanità: più investimenti nella medicina territoriale e nella prevenzione, rivalutazione degli ospedali periferici e nuova governance del sistema sanitario regionale.
Reddito di cittadinanza regionale: la Toscana si impegna a introdurre strumenti integrativi rispetto all’Assegno di Inclusione nazionale, ritenuto insufficiente, per garantire sostegno concreto a famiglie e lavoratori in difficoltà.
Riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario: la Regione promuoverà studi, accordi con i sindacati e sperimentazioni per favorire la settimana lavorativa corta, anche attraverso l’utilizzo di fondi europei e risorse per la formazione.
Salario minimo garantito: l’intesa prevede un impegno per garantire un salario minimo di almeno 9 euro lordi l’ora, superando i vincoli posti dal Governo.

Dopo cinque anni di opposizione in Consiglio regionale, il M5S entra così nella coalizione progressista guidata da Giani, portando nel “campo largo” i propri cavalli di battaglia. “È l’inizio di un percorso – ha detto Taverna – per costruire una Toscana più giusta e sostenibile, al servizio della collettività”



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