Sono cinque i punti da cui deve ripartire l’ampio comparto dell’istruzione e della scuola pubblica comunale di Siena secondo Fabio Pacciani, candidato sindaco per il Polo Civico. Una linea di azione che vede tornare protagonista il Comune di Siena e che si ispira ai principi di equità e uguaglianza sociale, dove non ci siano distinzioni tra residenti e non residenti.
Un politica giovanile quindi in netto contrasto con la linea applicata dalla gestione De Mossi-Benini che, secondo il candidato civico, ha rotto ogni rapporto di confronto e condivisione con i genitori e gli insegnanti.
“Non esternalizzare più, quindi mantenere il livello di eccellenza che la scuola materna ha nel nostro territorio da anni. Sulla mensa sappiamo che ci sono state tante lamentele, sia per quanto riguarda i prezzi, che noi riteniamo inaccettabili perchè pensiamo che la differenziazione della tariffa debba essere fatta solo sull’Iseet, sia per la qualità, perchè con i prodotti che abbiamo nel territorio non si possa non andare nella direzione del Km 0”
Fabio Pacciani entra nel merito anche della vicenda che ha riguardato i due nidi “Ape Giramondo” e “Albero dei Sogni” i cui edifici necessitano di lavori e per cui dovrebbero essere trasferiti in un prefabbricato in Piazza d’Armi. Si tratterebbe, per il candidato sindaco, di una scelta poco adeguata per la quale è mancata la corretta programmazione da parte del Comune.
“L’idea di mettere dei bambini piccoli in dei container nell’area verde accanto alla piscina di Piazza D’Armi non può che destare qualche preoccupazione. Mi domando se una programmazione più attenta non avrebbe potuto consentire l’utilizzo di tanti edifici vuoti che ci sono in città o nell’immediata periferia”.
PUNTO 1: Per noi investire sulla scuola pubblica è una priorità e invertire il processo di privatizzazione in atto sulle fasce 0 – 3 e 3 – 6 anni.
PUNTO 2: La mensa deve tornare a essere gestita dal comune e vanno fatti bandi basati su qualità e su ore di formazione per addetti, oggi la mensa costa troppo rispetto al livello qualitativo che offre.
PUNTO 3: Va ricostruito un rapporto di confronto e condivisione tra il comune, genitori e comunità educativa, oggi anche a causa della prepotenza dell’assessore Benini c’è un clima pessimo nel mondo della scuola.
PUNTO 4: Anche sul trasferimento dei nidi “Ape Giramondo” e “Albero dei Sogni” in un prefabbricato in Piazza d’Armi non c’è stata programmazione da parte del comune per trovare una sede adeguata e tanto meno partecipazione delle famiglie dei bambini e del quartiere.
PUNTO 5: Per noi sui bimbi non si lucra, non devono esserci tariffe differenti per residenti e non residenti su mensa e trasporto scolastico, tutti paghino sulla base dell’Isee.