Prende sempre più forma la rete di relazioni e collaborazioni di Enoteca Italiana. Dopo Siena e la Toscana, l’amminstratrice di EIS Elena D’Aquanno ha varcato i confini regionali, incontrando soggetti istituzionali e privati e visitando cantine dell’Ovadese e del Monferrato, accogliendo l’invito a partecipare ad un’iniziativa legata a “Ovada Città Europea del Vino 2024”. Un invito nato da due motivazioni: l’interesse che sta muovendo la nuova Enoteca Italiana Siena su tutto il territorio nazionale, e il legame di Elena D’Aquanno con questo splendido angolo di Piemonte.
Sabato 22 giugno D’Aquanno ha visitato due cantine storiche di Ovada e partecipato a una conferenza stampa a cui hanno preso parte il neo sindaco di Ovada Gianfranco Comaschi, il presidente della CCIAA di Asti e Alessandria Giampaolo Coscia, Marco Lanza (direttore dell’Agenzia turistica locale di Alessandria), Paolo Bavazzano (presidente accademia Urbense) e Federico Borsari, storico che ha curato tutta la ricostruzione della vicenda di Pietro Duina ad Ovada.
Il primo cittadino di Ovada si è detto onorato e disponibile da subito a gemellarsi con Siena assieme a tutti gli attori coinvolti. Gli ha fatto eco il presidente delle Camera di Commercio che, rimarcando il valore storico di un territorio con 41 Doc, ha ribadito l’intento di voler collaborare a progetti assieme a EIS e alla locale CCIAA individuando anche risorse da investire per lo sviluppo. Marco Lanza ha invece evidenziato la crescente attrattività dell’Alessandrino, figlia delle eccellenze e dello spirito d’iniziativa in particolare nell’ambito enogastronomico.
“Oggi abbiamo posto le fondamenta per la costruzione di un ponte tra Siena e questa terra, un altro tassello verso la realizzazione del Vigneto Italia nei bastioni della Fortezza Medicea di Siena e nel resto d’Italia”, ha concluso D’Aquanno, ricordando che venerdì prossimo alla Camera dei Deputati si terrà la presentazione della Fondazione Enoteca Italiana Siena.