“Siamo molto soddisfatti dell’istituzione della struttura scientifica legata alla storia industriale del nostro territorio. Ma siamo anche molto preoccupati perchè vediamo il rischio di ritrovarci con la solita struttura che beneficia di macro finanziamenti pubblici, ma dalle scarse opportunità occupazionali”. Così una nota di Europa Verde Siena, a firma dei portavoce David Poggialini e Ginevra La Russa.
“Un rischio non estraneo all’industria farmaceutica e diagnostica operante sul territorio, che non si è mai limitata nel ricorso all’uso (spesso anche abuso) dei contratti di somministrazione e precari, e continui turnover soprattutto tra ricercatori ed operatori – ancora Europa Verde – Per questa ragione pensiamo che tutto il progetto del distretto debba essere vincolato ad un patto per il lavoro con un radicamento e una contestualizzazione territoriale. Sulla base del modello già adottato in molte regioni tedesche, dove i Verdi Europei si sono fatti promotori di accordi industriali territoriali legati alle garanzie occupazionali a medio e lungo termine. Un segnale in questa direzione dovrebbe arrivare anche dalle aziende che già sono sul nostro territorio, riducendo del 50% la quota di precari e somministrati, e utilizzando dei contratti in staff leasing per stabilizzare tutti gli operatori, impiegati e ricercatori assunti con questa modalità contrattuale. Porteremo questo tema all’attenzione del centrosinistra non solo su base locale ma soprattutto nazionale”.
