È partita alla Tenuta di Suvignano, la seconda edizione dei Suvignano Days, la due giorni nazionale sulla legalità digitale e la criminalità organizzata contemporanea promossa da SPI CGIL. Un appuntamento che unisce formazione, confronto e consapevolezza, in un luogo simbolo della lotta alle mafie.
Ad aprire i lavori, Marco Tognetti, coordinatore didattico del Progetto Legalità Digitale Suvignano SPI CGIL, che ha ricordato il doppio significato del titolo dell’edizione 2025: “Una rete per la legalità digitale”. “Rete come comunità di persone e istituzioni che si attivano contro i fenomeni malavitosi, ma anche rete come web – ha spiegato Tognetti – perché la criminalità vive nel nostro stesso mondo digitale, usa i nostri strumenti, dai social all’intelligenza artificiale. Conoscerli è indispensabile per comprenderli e contrastarli”.
Un tema sempre più attuale, anche alla luce della difficoltà crescente nel distinguere il reale dall’artificiale.
“Oggi generare fake news è facilissimo – ha aggiunto Tognetti – e persino i software fanno fatica a capire se un contenuto è stato prodotto da un essere umano o da un algoritmo. Secondo un sondaggio Eurobarometro, l’83% dei cittadini europei ritiene che le fake news siano un pericolo per la democrazia: per questo servono strumenti di conoscenza e consapevolezza”.
A ribadire l’importanza del presidio sociale e culturale della legalità è stata Lara Ghiglione, segretaria nazionale CGIL:
“Per un’organizzazione sindacale il tema della legalità è fondamentale, perché quando viene messa in discussione sono lavoratori e lavoratrici a pagare il prezzo più alto. Le mafie si sono nazionalizzate, si fanno impresa, gestiscono potere economico e talvolta politico. L’intelligenza artificiale e il digitale sono oggi nuovi territori di espansione di questo potere”.
Ghiglione ha poi richiamato l’attualità, citando la notizia del tentato attentato al giornalista Sigfrido Ranucci: “Qualora venisse confermato un movente mafioso, sarebbe la prova che l’intimidazione resta uno strumento vivo. Le mafie non sparano più come un tempo, ma si insinuano dove ci sono risorse, appalti, finanziamenti, mantenendo un potere ancora fortemente radicato”.
Dopo la giornata inaugurale di Suvignano, sabato 18 ottobre i lavori proseguiranno a Buonconvento, al Teatro dei Risorti, con la tavola rotonda “Lavoro fragile, sfruttamento e nuove schiavitù”, moderata dall’ex prefetto Renato Saccone, alla presenza di Fabio Roia, Tania Scacchetti e Tania Toffanin.
Due giornate, dunque, per formare, informare e creare consapevolezza collettiva. Perché, come ricordano gli organizzatori, “la legalità si costruisce anche imparando a riconoscere ciò che è vero da ciò che è falso”.