“Fermare il genocidio a Gaza”: oltre mille persone al corteo Cgil di Siena

Nelle strade del centro, accanto ai sindacati, anche realtà associative, reti territoriali, esponenti politici e istituzionali

Di Simona Sassetti | 19 Settembre 2025 alle 20:00

Oltre mille persone hanno partecipato al corteo promosso dalla CGIL a Siena, nell’ambito della giornata di sciopero generale nazionale indetta per chiedere la fine della guerra a Gaza. La manifestazione è partita da piazza della Lizza e ha attraversato le vie del centro cittadino, raccogliendo un’adesione molto alta anche nei luoghi di lavoro.

“Oggi non è solo una manifestazione ma una vera giornata di lotta e di sciopero generale – ha spiegato la segretaria della Cgil Siena Alice D’Ercole –. I lavoratori hanno dato un sostegno straordinario, con punte del 90% di adesione in alcuni settori. La voce del lavoro, del movimento per la pace, delle associazioni e delle istituzioni si unisce per gridare insieme: fermate il genocidio”.

Dal palco e lungo il corteo le parole d’ordine sono state chiare: stop all’invio delle armi, apertura immediata di corridoi umanitari, sospensione di ogni accordo commerciale e militare con Israele fino alla cessazione delle violenze, riconoscimento dello Stato di Palestina.

Accanto alla CGIL hanno partecipato associazioni, reti territoriali, esponenti politici e cittadini comuni: un fronte largo che ha ribadito la necessità di fermare l’embargo umanitario e garantire la sicurezza delle missioni civili, comprese quelle come la Global Sumud Flotilla. 

“Siena oggi è parte di un movimento nazionale – ha concluso D’Ercole – che vuole dire basta al massacro del popolo palestinese e alla barbarie della guerra”. Un grido forte, partito da tantissime città, contro quella che la CGIL definisce “una vera e propria pulizia etnica nei confronti del popolo palestinese”.

Simona Sassetti

Nasce a Siena nel 1991, lavora a Siena Tv dal 2016. Ha scritto prima sul Corriere di Siena, poi su La Nazione. Va pazza per i cantanti indie, gli Alt-J, poi Guccini, Battiato, gli hamburger vegani, le verdure in pinzimonio. È allergica ai maschilismi casuali. Le diverte la politica e parlarne. Ama il volley. Nel 2004 ha vinto uno di quei premi giornalistici sezione giovani e nel 2011 ha deciso di diventarlo



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