Festival della Salute a Siena: Mauro Berruto affascina I Rozzi con il suo Capolavori

Al Teatro dei Rozzi la lecture show di Mauro Berruto, ispirata al suo libro “Capolavori”. Allenare, Allenarsi, Guardare altrove.

Di Redazione | 13 Novembre 2021 alle 20:57

Festival della Salute a Siena: Mauro Berruto affascina I Rozzi con il suo Capolavori

La terza giornata del Festival della Salute si è conclusa al Teatro dei Rozzi con la lecture show di Mauro Berruto , ispirata al suo libro “Capolavori”. Allenare, Allenarsi, Guardare altrove.

Un modo diverso e suggestivo di parlare di sport all’interno di un ambiente inusuale come un teatro, andando oltre allo sport stesso.

Il tecnico della nazionale italiana di pallavolo vincitrice della medaglia di bronzo ai Giochi Olimpici di Londra nel 2012 ha deliziato il pubblico del Teatro dei Rozzi con la lettura di passaggi tratti dal suo libro pubblicato nel 2019, attraverso il quale ci ha guidato in un viaggio diretto a scoprire come nella vita sia necessario prendersi cura di un gesto portarlo verso la perfezione per realizzare il proprio capolavoro.

Un viaggio che inizia dal suo percorso di vita, dalla pallavolo al tiro con l’arco, passando attraverso suggestioni che partono dal mondo dello sport, che vengono contaminate da riflessioni che toccano l’arte, la musica, il cinema con l’obiettivo di dimostrare che “allenare il proprio gesto e prendersene cura” può portare a realizzare il proprio capolavoro.

Atleti, artisti, poeti, personaggi storici si susseguono nelle proiezioni alle spalle di Berruto, accumunati dal convivere nello spazio in cui ogni individuo può esprimere il proprio talento nel proprio personale percorso aspirando all’eccellenza.

Un viaggio attraverso la storia, fino ai giorni nostri, agli eroi della pandemia quando da un’intuizione di un medico della provincia di Brescia nasce il casco per l’ossigeno da una maschera da snorkeling. Un lavoro di squadra, un capolavoro, che ha salvato migliaia di vite umane.

Tanti i temi affrontati – Francesco Molinaro, UOC Chirurgia pediatrica AUO Siena è stato ospite di Mauro Pappagallo per parlare del diritto alla salute dei bambini. “Un diritto riconosciuto nel 1989 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, recepito in Italia nel 1991 e che si aggiunge al diritto alla salute riconosciuto dalla Costituzione. Un diritto che deve essere garantito a tutti e che non è così scontato se paragonato ad altre realtà, dove invece non è così. Va garantito il diritto alle cure, ma va garantito anche e soprattutto il diritto al gioco”.  “Grazie alla Onlus La Conchiglia e ai suoi volontari – riprende Molinaro – abbiamo creato un ambiente confortevole ed accogliente per i bambini, al fine di ridurre l’ansia preparatoria all’intervento. Siamo stati il primo ospedale ad esempio a portare la play station in sala operatoria, oltre ad avvalerci dei clown che accompagnano i bambini durante il loro percorso in ospedale ed allo storytelling”.  “Questi sono i nostri “farmaci” – conclude -. Siamo inoltre capofila di un progetto europeo rivolto alla creazione di un network che colleghi le chirurgie pediatriche e che stimoli un confronto ed il racconto tra gli stessi pazienti”.

Tornare a vivere felicemente dopo una grave malattia o un trauma grazie ad un percorso di recupero del proprio io che abbina la medicina tradizionale alla medicina integrata. E’ l’obiettivo di Progetto donna, promosso da Italia Evoluzione Solidale e presentato al Festival della salute dal direttore generale Gianmarco Brunetti e dalla responsabile del progetto Lia Micali. Una donna che ha subito una violenza o che è in cura per una malattia tumorale, è provata psicologicamente e ha bisogno di ritrovare certezze e serenità.
“Questo è quanto vogliamo fare con il nostro progetto che sta partendo in varie parti d’Italia e che vuole dare risposte alle problematiche della donna affiancando la medicina tradizionale alle terapie olistiche – dice Gianmarco Brunetti -. Lavoriamo con un team di esperti che intervengono di concerto con i medici per aiutare signore, vittime di choc psicologici, traumi da interventi chirurgici e percorsi oncologici. L’obiettivo è di ricostruire l’aspetto psicologico e di benessere della persona con trattamenti dolci tipici della medicina olistica. Il progetto ha preso avvio da Firenze, altre esperienze stanno nascendo in provincia di Brescia e nel Lazio. Ringraziamo l’amministrazione comunale di Siena di averci dato la possibilità di raccontare quanto stiamo facendo”.

La responsabile del progetto Lia Micali ha spiegato come i vari professionisti si prendono cura delle donne, facendole sentire protette e coccolate. “Il progetto per la ricostruzione psicologica della paziente si sviluppa su più fronti, seguito da un team multidisciplinare tra medicina ufficiale e medicina integrata. Si parla di trattamenti di aromaterapia, yoga personalizzato, agopuntura, dieta equilibrata e colloqui costanti con psicologi, counselor e altre figure che riguardano il benessere. Il percorso inizia con un colloquio conoscitivo per capire i disagi della donna, poi il team interviene per la soluzione del disagio. Collaboriamo con le strutture ospedaliere e siamo aperti a lavorare con le associazioni di donne del territorio perché hanno già un quadro delineato dei casi problematici, e possiamo intervenire in maniera mirata”.



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