Fim Cisl: "Crisi del lavoro a Siena? Ci sono contratti stabili e lavoro di qualità"

Visioni diverse sulla situazione del lavoro a Siena tra la Fiom Cgil e la Fim Cisl

Di Redazione | 22 Maggio 2025 alle 18:30

Fim Cisl: "Crisi del lavoro a Siena? Ci sono contratti stabili e lavoro di qualità"

Visioni diverse sulla situazione del lavoro a Siena. Un punto in comune tra l’analisi della Fiom Cgil e quello della Fim Cisl c’è, ovvero la crisi delle piccole aziende del nostro territorio. L’analisi dei sindacati cambia per quanto riguarda la solidità dell’industria, secondo la Fiom in forte discesa soprattutto in tema di occupazione, mentre per la Fim non esiste un’emergenza in quest’ambito. A spiegare la visione del sindacato è stato il segretario di Siena Giuseppe Cesarano con un comunicato stampa, che pubblichiamo di seguito.

“La narrazione di un’industria precaria non corrisponde alla realtà di molti territori virtuosi come la Val d’Elsa senese. In quest’area, possiamo dire con chiarezza che non esiste una vera emergenza di precariato, ma esistono piuttosto aziende ancora chiuse, con un’impostazione padronale che sfugge al dialogo e al confronto sindacale”.

La Fim-Cisl sottolinea come nelle grandi aziende strutturate del territorio, il lavoro sia di qualità, con contratti a tempo determinato diretti, senza ricorso ad agenzie interinali.
“In molte realtà importanti, siamo riusciti a eliminare la somministrazione di manodopera attraverso le agenzie – dice Cesarano -. Oggi lì non ci sono più lavoratori in staff leasing o in situazioni opache: abbiamo stabilito una relazione sindacale seria e una contrattazione di secondo livello efficace.

Ma non tutto è risolto. Il sindacato segnala la persistenza di aree grigie in aziende medio piccole, difficili da intercettare.
Lì il sindacato ha più difficoltà a entrare.
Non perché il lavoro sia precario, ma perché non c’è cultura della partecipazione.
Serve trasparenza.

Per il Segretario della Fim-Cisl Giuseppe Cesarano non è con “tavoli e tavolini” che si risolvono questi nodi. Non crediamo siano strumenti realmente efficaci.
Chi monitora? Cosa si monitora? Serve invece un intervento chiaro e deciso delle normative nazionali, che responsabilizzi le imprese, semplifichi l’accesso ai dati occupazionali e favorisca la rappresentanza sindacale anche nelle piccole realtà e soprattutto Rinnovare i contratti Nazionali .

La Fim-Cisl lavora quotidianamente sul territorio. Lo facciamo non solo per tutelare i diritti, ma per migliorare la qualità del lavoro, stabilizzare i contratti, rafforzare la contrattazione aziendale. La Val d’Elsa è un esempio che, con il giusto equilibrio tra sindacato e impresa, il lavoro può essere stabile, sicuro e dignitoso”.



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