Fiom Cgil Siena vince in appello contro l’accordo Fim Cisl alla Trigano: “Illegittimo e dannoso per i lavoratori”

La Corte d’Appello conferma: l’accordo firmato da Fim Cisl alla Trigano Spa viola i limiti di legge e peggiora le condizioni dei lavoratori

Di Simona Sassetti | 23 Giugno 2025 alle 14:30

La Corte d’Appello ha dato nuovamente ragione alla Fiom Cgil di Siena nella vicenda che riguarda l’accordo sindacale firmato nel 2019 dalla Fim Cisl alla Trigano Spa. Secondo i giudici, l’accordo di prossimità è illegittimo e contrasta con la normativa nazionale ed europea in materia di lavoro. La sentenza conferma quanto già stabilito in primo grado: l’accordo sottoscritto alla Trigano Spa ha violato i limiti fissati dalla legge sulla flessibilità contrattuale, generando condizioni di precarietà inaccettabili per i lavoratori.

Tra le motivazioni principali:

Durata eccessiva dell’accordo, ben oltre i limiti consentiti;

Eliminazione delle causali previste per i contratti a termine, peggiorando le tutele per i dipendenti;

Numero di proroghe troppo alto, tale da configurare una precarizzazione sistemica.

Il tribunale ha richiamato l’articolo 8 del Decreto Legge 138/2011, che disciplina gli accordi di prossimità, e la normativa europea che tutela i lavoratori da pratiche contrattuali abusive. Il caso è nato da un ricorso presentato da un lavoratore iscritto alla Fiom Cgil, che ha scelto di opporsi all’accordo sostenuto da Fim Cisl. Dopo due gradi di giudizio, il verdetto è chiaro: l’accordo non è conforme alla legge.

“Una vittoria importante per i diritti dei lavoratori”, commenta la Fiom di Siena, che si dice soddisfatta dell’esito e pronta a continuare la battaglia per la difesa delle condizioni di lavoro e della corretta applicazione della normativa. La sentenza rappresenta un precedente rilevante anche per altri contesti produttivi in cui si ricorre ad accordi di prossimità che rischiano di compromettere tutele fondamentali.

Simona Sassetti

Nasce a Siena nel 1991, lavora a Siena Tv dal 2016. Ha scritto prima sul Corriere di Siena, poi su La Nazione. Va pazza per i cantanti indie, gli Alt-J, poi Guccini, Battiato, gli hamburger vegani, le verdure in pinzimonio. È allergica ai maschilismi casuali. Le diverte la politica e parlarne. Ama il volley. Nel 2004 ha vinto uno di quei premi giornalistici sezione giovani e nel 2011 ha deciso di diventarlo



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