Fondazione Santa Maria della Scala, la missione di Leone: "Ricostruire identità museo e portarlo nel futuro"

Visione di lungo raggio chiara e un masterplan per modificare lo statuto della Fondazione e attrrarre soci e privati, con una mission globale per integrare il museo nell'oggi: questa la ricetta del presidente della Fondazione Santa Maria della Scala, ascoltato in commissione cultura del Comune

Di Redazione | 24 Febbraio 2024 alle 19:15

La Fondazione Santa Maria della Scala ha le idee chiare su come sviluppare il museo “del futuro”. Un museo che si inserisca nell’oggi e abbia la capacità di interloquire con tutti i soggetti scientifici e con potenziali privati, forte di una visione di lungo raggio ma capace anche di azioni tangibili a valere sull’oggi. Questa la ricetta di Cristiano Leone, neo presidente della Fondazione, selezionato dal sindaco Nicoletta Fabio. Leone ha condiviso la sua progettualità in Commissione Cultura al Comune di Siena “un incontro utile – racconta a Siena Tv – nel presentarmi ho spiegato che l’audizione in commissione era un’occasione di incontro e dialogo, per cui i punti programmatici presentati sono stati un invito a una riflessione comune”. Per Leone infatti è “fondamentale avere una visione chiara, già condivisa con il cda e la direttrice, incontreremo tutte le istituzioni e le coinvolgeremo nella ricostruzione dell’identità del Santa Maria” evidenzia.

“Anche il cda è andato bene – aggiunge Leone – dobbiamo lavorare congiuntamente, insieme possiamo costruire una visione per avere un museo attivo, che pensi a lungo raggio, e lavori di concerto perchè le competenze funzionino per risanare l’esistente, la situazione è complessa – ammette – ma si deve ragionare anche immediatamente con azioni che diano un segno tangibile”.

Fra queste, sottolinea il presidente, “la prima riguarderà la modifica dello statuto della fondazione, allo stato attuale non possiamo accogliere ulteriori soci, ci impedisce l’iscrizione nel terzo settore e ci toglie attrattività con i partner privati – spiega – la modifica dello statuto si unisce a una dinamica importante, ovvero la redazione di un masterplan per integrare il museo nel periodo di oggi – fa sapere Leone – modificheremo la mission in una ottica globale e a favore di una dimensione a 360 gradi, chiara efficace, così potremo interloquire alla pari con il Ministero della Cultura, con cui dialoghiamo rispetto al possibile ingresso nella fondazione, con le università per la parte scientifica e con tutti coloro che aderiranno al progetto” conclude.



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