L’inaugurazione del nuovo BioVITA Lab di Firenze è stata uno degli eventi centrali della settimana, e a raccontarne il significato è stato Stefano Chiellini, direttore di Fondazione VITA, ospite a Sette Giorni. Un investimento da 1,9 milioni di euro, finanziato attraverso il PNRR, che si inserisce in un progetto più ampio da 3,6 milioni e che punta a costruire una vera rete regionale di laboratori all’avanguardia per la formazione tecnico-scientifica nelle Life Sciences.
Chiellini spiega come il nuovo laboratorio fiorentino rappresenti “una tappa importante”, resa possibile grazie alla collaborazione con l’Università di Firenze, socio della Fondazione. Il nuovo spazio, 440 metri quadrati attrezzati con tecnologie di ultima generazione, permette di attraversare tutti gli ambiti delle scienze della vita: chimica, chimica farmaceutica, biotecnologie, biomedicale, diagnostica, robotica, realtà virtuale e aumentata, automazione e informatica.
“È un setting importante – ha detto – che ci consente di erogare percorsi trasversali e completi, e di mostrare agli studenti fin da subito ciò che troveranno nel mondo del lavoro”.
Il progetto non si ferma a Firenze. L’investimento complessivo vede coinvolta anche l’Università di Siena, dove Fondazione VITA ha inaugurato il nuovo laboratorio all’interno del polo didattico di San Miniato. Uno spazio “a specchio” rispetto a quello fiorentino, con le stesse tecnologie e con l’obiettivo di offrire percorsi anche agli studenti universitari e agli studenti provenienti da tutta la Toscana.
Proprio in trasmissione Chiellini anticipa anche i nuovi passi:
– un laboratorio didattico all’Università di Pisa, grazie a fondi PNRR e FESR;
– un nuovo laboratorio nella provincia di Grosseto, in collaborazione con il Polo universitario grossetano.
“Le aziende del settore ci chiedono profili tecnici qualificati – ha spiegato – e l’ampliamento della rete ci permette di rispondere a queste esigenze in modo concreto”.
Chiellini ha poi illustrato quali sono i profili formati da ITS VITA, tutti concentrati nell’area delle scienze della vita: tecnici della qualità dei processi farmaceutici, figure specializzate in chimica e produzioni chimiche, tecnici di produzione nel settore farmaceutico, tecnici per il biomedicale e la manutenzione dei device, competenze specifiche per la diagnostica e i processi di calibrazione. Una formazione tecnica che parte da ragazzi dai 18 ai 35 anni, con corsi gratuiti grazie ai finanziamenti di Regione Toscana nell’ambito del progetto GiovaniSì. È ancora aperta, ricorda Chiellini, l’iscrizione al percorso di chimica verde a Grosseto.
Il modello ITS VITA funziona perché costruito a partire dalle esigenze reali delle aziende. “I percorsi – ha affermato – sono co-progettati insieme alle imprese, che entrano in aula, portano competenze, selezionano i ragazzi e accolgono gli studenti in stage. Gli ultimi sei mesi si svolgono in azienda, e spesso i ragazzi vengono assunti ancora prima di finire il percorso”.
Le lezioni si svolgono da lunedì a venerdì, tra le 5 e le 8 ore al giorno, con moltissima attività pratica, visite nelle aziende, laboratori e moduli dedicati alle soft skills: dalla preparazione al colloquio ai metodi per costruire un curriculum efficace.
“È un vero avviamento al lavoro -ha sottolineato -. Questi percorsi sono un’opportunità reale. Hanno un valore altissimo, sono finanziati, e mettono in contatto diretto con aziende di un settore in forte crescita. È il momento migliore per scegliere questa strada”.
Nella parte finale dell’intervista, Chiellini si sofferma sul ruolo di Siena come polo regionale delle Life Sciences:
“Siena è uno dei quattro motori della Toscana insieme a Firenze, Pisa e Grosseto. La formazione ITS non è alternativa all’università, ma complementare: forma figure tecniche, pratiche, altamente specializzate che completano l’ecosistema formativo e produttivo del territorio”. Una rete che cresce, dunque, guidata dalla sinergia tra formazione, università e imprese, per rispondere alle esigenze di uno dei settori più dinamici dell’economia regionale.