Forum Phica.eu: dalla sezione dedicata alle “modelline di Siena” a Meloni, Schlein, Ferragni e Berlinguer

Prima della chiusura sul forum erano iscritte oltre 200mila persone che diffondevano immagini di chiunque con 600 mila accessi al giorno

Di Simona Sassetti | 28 Agosto 2025 alle 13:03

Lo scandalo nazionale del sito Phica.eu, finito sotto accusa per la diffusione non autorizzata di immagini accompagnate da commenti sessisti e violenti, ha toccato da vicino anche Siena.

La testimonianza di una ragazza senese, che ha scoperto all’interno del forum una sezione dedicata proprio alle “modelline di Siena”, è stata solo una goccia in un mare di segnalazioni arrivate nella giornata di ieri. Su Phica comparivano infatti volti di politiche come Elly Schlein, Giorgia Meloni, Daniela Santanché, Mara Carfagna, Maria Stella Gelmini, Beatrice Lorenzin, insieme a personaggi del mondo dello spettacolo e dell’informazione come Chiara Ferragni, Paola e Chiara, Ilary Blasi, Bianca Berlinguer. In quello spazio venivano pubblicate, senza consenso, foto estrapolate dai social o da dirette Instagram. Gli scatti erano trasformati in oggetto di consumo, accompagnati da centinaia di commenti volgari, sessualmente espliciti e in alcuni casi minacciosi, configurando una vera e propria forma di “stupro digitale”.

La rivelazione della sezione senese ha gettato nello sconcerto la comunità: famiglie e ragazze si sono trovate improvvisamente esposte dentro un archivio online. 

Secondo L’Espresso, il sito,  attivo dal 2005, arrivava a generare circa 600mila accessi al giorno. Numeri da grande piattaforma, nascosti però dietro servizi di anonimizzazione che rendevano difficile identificarne i gestori. Numerose anche le prese di posizione politiche: in un video pubblicato su Instagram, Alessandra Moretti (PD) ha annunciato di aver sporto denuncia contro Phica.net, parlando di “nuova forma di violenza che espone tutte noi. Questi tipi di siti istigano allo stupro e alla violenza – ha aggiunto – . Invito tutte e tutti a denunciare, abbiamo avuto vari esempi di come le donne siano esposte e trattate come merce di scambio, dal gruppo “Mia moglie” in poi, ma proprio perché può accadere a tutte noi e soprattutto alle più giovani, bisogna che chi ha una maggiore visibilità e maggiori responsabilità, come nel mio caso, si faccia promotore di battaglie in difesa dei diritti e, aggiungo, in difesa della sicurezza delle donne: violenza porta violenza. È evidente che la violenza contro le donne sia ormai fenomeno strutturale della nostra società intrisa di una cultura patriarcale che può essere sconfitta con l’educazione affettiva e sessuale a partire dalla scuola. Negare o sminuire la gravità di questi fenomeni significa non prendersi cura della sicurezza delle donne e del livello di civiltà di un paese”.

Simona Sassetti

Nasce a Siena nel 1991, lavora a Siena Tv dal 2016. Ha scritto prima sul Corriere di Siena, poi su La Nazione. Va pazza per i cantanti indie, gli Alt-J, poi Guccini, Battiato, gli hamburger vegani, le verdure in pinzimonio. È allergica ai maschilismi casuali. Le diverte la politica e parlarne. Ama il volley. Nel 2004 ha vinto uno di quei premi giornalistici sezione giovani e nel 2011 ha deciso di diventarlo



Articoli correlati