Furti seriali nelle auto in sosta tra Chianti e Valdelsa, denunciati quattro nomadi

Rubano nelle auto in sosta infrangendo i vetri delle vetture, denunciati quattro nomadi provenienti dall'empolese e intercettati dalla radiomobile di Poggibonsi

Di Redazione | 9 Giugno 2022 alle 18:20

Una serie di furti all’interno di auto in sosta e non solo tra la Val d’Elsa e il Chianti. Una serie di segnalazioni che hanno permesso ai Carabinieri di Poggibonsi di individuare un gruppo di nomadi provenienti dalla zona dell’empolese, i quali, con fare sistematico agivano con determinazione scassinando le auto e infrangendo i vetri delle vetture in sosta e lasciate incustodite.

L’intervento della Radiomobile di Poggibonsi è scattato nel primo pomeriggio di domenica, grazie all’aiuto delle stazioni di Poggibonsi e Castellina in Chianti, quando hanno intercettato un’autovettura con cinque persone a bordo: due uomini, due donne, di cui una incinta, e un minore, poco prima avvistati e segnalati nel comune di Castellina in Chianti dove avevano messo a segno poco prima un furto su un veicolo in sosta.

Presumibilmente le stesse persone hanno preso di mira diverse autovetture parcheggiate nei pressi dei presidi storici e paesaggistici della valdelsa e del chianti a danno di turisti che erano venuti a trascorrere una tranquilla domenica in queste zone, i quali invece si sono visti costretti a passare il resto della giornata presso le Stazioni dei Carabinieri per denunciare i furti subìti.

I Carabinieri della Compagnia di Poggibonsi, dopo la serie di denunce, hanno proceduto ad aprire immediate indagini verificando, prima di tutto, le telecamere che insistono sui luoghi degli eventi, accertando che a commettere i furti sulle auto in questione erano state delle persone che utilizzavano una vettura Fiat Panda di proprietà di una donna trovata successivamente a bordo dell’auto. Una volta ricevute tutte le informazioni la pattuglia della Radiomobile ha intercettato i malviventi all’altezza della Località La Posta di Monteriggioni e quindi, dopo aver raccolto le necessarie fonti probatorie di riscontro, hanno affidato alla Procura della Repubblica di Siena i quattro nomadi, di cui tre di etnia Sinti ed uno Rom, già noti alle Forze di Polizia per i loro precedenti specifici.

 



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