Gino Cecchettin a Siena: "Continuare a parlare di Giulia significa farla rivivere"

Violenza di genere e cultura del rispetto, il padre di Giulia al presidio Mattioli per l'incontro con i giovani senesi, organizzato dalla contrada della Torre

Di Redazione | 6 Maggio 2025 alle 20:00

Un momento di dialogo intenso e partecipato per riflettere insieme su temi profondi come il rispetto, l’educazione affettiva, la responsabilità collettiva quello andato oggi in scena al presidio Mattioli a Siena. Protagonista Gino Cecchettin, padre di Giulia, la giovane vittima del terribile femminicidio che ha sconvolto l’Italia intera. Cecchettin, che dopo la morte della figlia porta avanti un impegno continuo contro la violenza di genere attraverso molti incontri con i giovani, ha incontrato e dialogato con i ragazzi senesi delle contrade, nel corso di un evento organizzato dalla Contrada della Torre.

 

“Racconto il mio vissuto da genitore, parlo come un padre, insieme a un professionista per un supporto psicologico – spiega a Siena Tv – è un impegno che mi sento di portare avanti, per sensibilizzare e trovare una soluzione, che abbiamo trovato nell’educazione alla relazione e al rispetto, stimolando l’intelligenza emotiva, per accettare un no invece di dare sfogo agli atti più efferati. Vedo grande partecipazione, i ragazzi chiedono dialogo, confronto e noi dovremo dare loro questa opportunità, loro sono il futuro, vogliono vivere in una società più sana, dobbiamo dare delle risposte”.

“Parlare di Giulia è come farla rivivere – conclude Cecchettin – il 5 maggio (giorno del suo compleanno, ndr) sarà un giorno ricordo, sulla base del suo vissuto, lei incarnava un ideale cristallino di altruismo, vorrei portare avanti il suo modo di intraprendere la vita, portando la sua gioia di vivere”.

 



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