Giornata della memoria a Siena: incontro di studio al dipartimento di scienze politiche per non dimenticare la Shoah

Anche l'Università degli Studi di Siena ha organizzato un incontro studio al Dipartimento di Scienze Politiche e Internazionali sulla Giornata della Memoria dal titolo "In Memoria della Shoah": l'importanza della trasmissione della memoria

Di Lorenzo Agnelli | 24 Gennaio 2024 alle 21:00

La settimana che porta alla Giornata della memoria del 27 gennaio, istituita in Italia nel 2000 per commemorare ogni anno, nella data simbolo della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz, le vittime dello sterminio nazifascista, si presenta all’Università degli Studi di Siena con un momento di profonda riflessione con l’incontro studio “In Memoria della Shoah” al Dipartimento di Scienze Politiche e Internazionali. Un appuntamento aperto a tutti con una platea di giovani e meno giovani che è la dimostrazione di un’accresciuta coscienza e della necessità storica e culturale di trasmettere la memoria dei fatti che hanno segnato il Novecento e tutta la storia dell’umanità.


“Per affrontare questo tema abbiamo chiamato due specialisti: uno storico contemporaneista il professore di UniPd Filippo Focardi che ha dedicato molte attenzioni alla memoria della Shoah e Roberto Calvo, un professore di diritto privato che ha pubblicato un libro sul diritto criminale della deportazione – spiega il Professor Gerardo Nicolosi, direttore del Dipartimento di Scienze Politiche e Internazionali dell’Università degli Studi di Siena che ha coordinato l’incontro -. Parleremo quindi di fatti ma anche di memoria dei fatti”.

Un momento storico delicato e particolare per raccontare la Shoah, tra i tragici fatti di Gaza con il conflitto israelo-palestinese e le notizie di cronaca tedesche che tracciano un avvicinamento inquietante tra gruppi neonazisti e il partito Alternative für Deutschland. Vicende che possono confondere le nuove generazioni ed è per questo che il ruolo dell’Università torna centrale con il dovere morale di trasmettere la memoria.

“Sicuramente quest’anno il Giorno della Memoria cade in un momento particolare, un clima particolare di guerra che infiamma varie aree del mondo tra le quali il MedioOriente con al centro Israele – spiega ancora il professor Nicolosi -. È difficile oggi parlare di Shoah perché queste tensioni possono oscurare o addirittura cancellare la memoria. La nostra intensione invece è di accendere i riflettori su quello che è stato indipendentemente da ciò che avviene oggi nel mondo. È un dovere civile trasmettere, ricordare e narrare quei fatti, quello che sta succedendo a Gaza non deve assolutamente cancellare la memoria di un orrore che non ha pari nella storia dell’umanità, perché è un orrore nella sua unicità e quindi abbiamo il dovere morale di impegnarci nella trasmissione della memoria”.

Lorenzo Agnelli

Giornalista pubblicista iscritto all'ordine dal 2020. Esperienza nel ruolo prima come corrispondente locale dalla Val d'Orcia e poi all’interno della redazione di Radio Siena Tv. Prendere parte alle discussioni e conoscere a fondo i fatti sono stati i fattori scatenanti della sua personale passione verso il giornalismo, concentrandosi principalmente sui fatti di cronaca che riguardano la collettività, come la politica e le sue incoerenze, materie da spiegare e rendere accessibili a tutti. Ama la città in cui lavora, Siena, e la sua terra, la Val d’Orcia, luogo capace di offrire bellezza paesaggistica ma anche umana, difficile da spiegare, ma che non si stanca mai di raccontare.



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