La Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia si apre con un dato: l’’Italia si trova nelle ultime posizioni in Europa per la tutela dei diritti di lesbiche, gay, bisessuali, transgender e intersessuali. Lo dice la Rainbow Map tracciata dall’associazione internazionale a supporto di queste categorie. Secondo i dati raccolti tra aprile 2022 e marzo 2023 da omofobia.org, sono 165 le vittime di omolesbobitransfobia in Italia.
“E’ un dato che ci preoccupa molto – spiega la presidente nazionale Arcigay Natascia Maesi – siamo ancora indietro in questa classifica, in Italia la retorica anti lgbt è in crescita ed aumentano le violenze. Abbiamo registrato 133 casi e un annus horribilis, con 3 suicidi (riguardanti persone trans, principale bersaglio) e 3 omicidi, tutti vittime di discorsi di odio, molti discorsi i quali arrivano dal Governo, che agisce con una sorta di violenza istituzionalizzata, che è legittimata dall’alto e normalizzata dal basso, e scatena la ferocia di chi si sente giustificato ad agire così. Non sono più sicuri nemmeno i luoghi dove ci sentivamo casa, tante micro aggressione avvengono fuori dai locali gay o altri luoghi di socializzazione. Vogliamo che il Governo smetta di perseguitarci e ossessionarci e che faccia le leggi che aspettiamo, ma intanto sarebbe importante finirla con i discorsi di odio, ci sarebbe un clima di maggior rispetto”.