Giovani Democratici, il neo vicesegretario Filippo Giomini presenta la sua sfida: “I giovani non sono soli, vogliamo una politica che li ascolti”

Giomini: "Il mio incarico nazionale è la responsabilità di rappresentare una generazione che in questi anni ha sofferto l’assenza di uno spazio politico vero"

Di Lorenzo Agnelli | 19 Dicembre 2025 alle 14:00

Il neo vicesegretario nazionale dei Giovani Democratici, Filippo Giomini, assessore a Poggibonsi e già segretario regionale dei GD Toscana, ha rilasciato un’intervista in cui racconta la sua visione e le priorità del ruolo appena assunto.

“Il mio incarico nazionale è la responsabilità di rappresentare una generazione che in questi anni ha sofferto l’assenza di uno spazio politico vero, che non sia solo discussione ma rappresentanza di temi concreti – spiega Giomini -. Porto con me la storia e le speranze della generazione che abita Siena e la Toscana”.

Rinnovamento e protagonismo giovanile

Riguardo al contesto nazionale e al ruolo dei giovani nelle istituzioni, Giomini non ha dubbi: “Viviamo in un momento in cui portare avanti sogni e speranze è sempre più difficile. Per essere progressisti e avere una visione di mondo serve il protagonismo di una generazione pronta ad assumersi responsabilità”.

E aggiunge: “I giovani dentro e fuori le istituzioni, ciascuno con il suo ruolo, sono fondamentali per costruire un progetto politico alternativo alla destra che ora governa il Paese”.

Sulle analogie con la cosiddetta “rottamazione” di Matteo Renzi del 2013, Giomini chiarisce: “No, qui si tratta di dare spazio a chi rappresenta una generazione con sfide diverse, con l’equilibrio tra esperienza e la capacità di capire gli ostacoli quotidiani dei giovani”.

I temi urgenti per le nuove generazioni

Per il neo vicesegretario, la politica deve ripartire dai temi quotidiani: diritto all’abitare, salute mentale, diritto allo studio. Temi ignorati dall’attuale governo, secondo Giomini: “I giovani hanno davanti prospettive peggiori del presente e del passato, con salari bassissimi. Non riusciamo ad uscire di casa a 25 anni, come succede in gran parte d’Europa”.

E ancora: “In queste settimane i giovani si sono mobilitati per la pace, per il lavoro e per la cittadinanza. Vogliamo costruire una proposta politica che parli loro direttamente”.

Giovani e istituzioni: ascolto o bullismo?

Infine, Giomini commenta l’episodio recente ad Atreju, dove un gruppo di studenti si è confrontato con la ministra Bernini sul semestre filtro a Medicina, in cui la stessa ministra ha squalificato e evitato il confronto: “È stato un comportamento inaccettabile da parte di chi interpreta un ruolo istituzionale. Quando ci sono ragazzi che esprimono una sofferenza così grande bisogna ascoltarli. La ministra dovrebbe dimettersi”.

Per Giomini, la nomina a vicesegretario nazionale non è solo un riconoscimento personale: è la possibilità di dare voce ai giovani, rappresentando le loro battaglie e portando i loro problemi nel dibattito politico nazionale. Un ruolo che guarda oltre i confini locali, ma che affonda le radici nella realtà senese e toscana.

Lorenzo Agnelli

Giornalista pubblicista iscritto all'ordine dal 2020. Esperienza nel ruolo prima come corrispondente locale dalla Val d'Orcia e poi all’interno della redazione di Radio Siena Tv. Prendere parte alle discussioni e conoscere a fondo i fatti sono stati i fattori scatenanti della sua personale passione verso il giornalismo, concentrandosi principalmente sui fatti di cronaca che riguardano la collettività, come la politica e le sue incoerenze, materie da spiegare e rendere accessibili a tutti. Ama la città in cui lavora, Siena, e la sua terra, la Val d’Orcia, luogo capace di offrire bellezza paesaggistica ma anche umana, difficile da spiegare, ma che non si stanca mai di raccontare.



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