Intervistato da Siena Tv, il dg dell’Aou Senese Valtere Giovannini, che lascerà l’incarico a fine novembre per andare in pensione, ha fatto il punto sulla situazione Covid, con particolare riferimento al territorio toscano e senese.
Gli scenari imminenti: “Non parlerei di seconda ondata – sottolinea Giovannini – non siamo mai usciti dalla prima: è solo un riaddensarsi dei casi, il virus ha trovato nuovi ospiti, noi con comportamenti spesso non corretti abbiamo dato la possibilità al virus di reinfettare. Sono stati i giovani in estate, comprensibilmente c’era la voglia di stare insieme, che con poca precauzione hanno dato vita alla recrudescenza dei casi. E’ un fenomeno collettivo, che non ha riguardato solo le spiagge, ma anche le piazze, il virus ha potuto addensarsi. Poi c’è stata la riapertura della scuola, fatta di nuovi momenti di aggregazione, specie quelli successivi e precedenti alle lezioni. Ora bisogna avere estrema attenzione”.
“Che mesi ci aspettano? L’inverno è un fattore favorente rispetto all’estate quando ci sono stati pochi casi complessi e da ospedalizzare. Ci saranno presupposti per l’aumento della carica virale, perchè gli ambienti chiusi tendono a concentrarla. Chi si infetterà durante l’inverno avrà più conseguenze. Attenzione, anche negli ambienti chiusi dico no a cene con tanti amici, e consiglio di areare continuamente gli ambienti”.
La situazione in Toscana: “Sono più sereno rispetto alla prima fase della pandemia, prima combattevamo una battaglia dagli esiti incerti. Oggi sappiamo molto della malattia, sappiamo come si manifesta e come curarla. Abbiamo capacità di cura che prima non avevamo. Abbiamo una dotazione per assicurare ogni scenario, anche il più nefasto. In Toscana nell’inverno scorso c’erano 370 malati in terapia intensiva, i posti letti adesso sono oltre 500. Sappiamo curare meglio e di più. A Siena abbiamo trattato 100 malati ricoverati, senza che un infermiere o medico si infettasse. Questo dimostra che le Scotte è un ospedale che sa difendere se stesso e gli altri. Non impediremo ai parenti di visitare i parenti, non ci saranno più casi di morti in solitudine”.
A Siena in arrivo i test rapidi: “Il tampone richiede 4-5 ore e rende di fatto più difficoltosa la gestione e il tracciamento dei contatti, avere la possibilità di utilizzare test rapidi in pochi minuti sarebbe essenziale. Ne abbiamo trovato uno che metteremo a disposizione di tutte le aziende sanitarie, anche a Siena – annuncia il dg – sono test rapidi con risposta di massimo 15 minuti. Ne arriveranno 5mila nei prossimi giorni”.