Un augurio che guarda al futuro, ma con solide radici nella storia e nei valori civili. È il messaggio rivolto ai cittadini toscani dal presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, in occasione delle festività e dell’arrivo del 2026, un anno che si apre all’insegna della felicità, della solidarietà e del buon governo.
“Innanzitutto ai toscani tanta felicità in questo nuovo anno – ha esordito Giani, richiamando un principio che la Toscana ha scelto di rendere concreto anche sul piano istituzionale -. Ho inserito nello Statuto regionale il diritto alla felicità un diritto che affonda le sue radici nella storia della democrazia moderna”.
Il presidente ha ricordato come questo principio sia contenuto nella Dichiarazione d’Indipendenza degli Stati Uniti, che nel luglio del 1776 sancì la nascita dello Stato americano e che nel 2026 celebrerà i 250 anni. Un legame storico che passa anche dalla Toscana: “È ormai accertato che Filippo Mazzei, amico personale di Thomas Jefferson e membro del Comitato costituente, fu colui che inserì il diritto alla felicità. Un motivo di orgoglio che ci riporta alle nostre radici”.
Accanto ai valori, però, Giani ha posto al centro le politiche concrete. “Tanta solidarietà per una società, quella toscana, che cresca senza lasciare indietro nessuno – ha sottolineato -, grazie alle misure messe in campo dalla Regione come nidi gratis, libri scolastici gratuiti, sostegno alla vita indipendente, interventi pensati per sostenere famiglie, giovani e persone più fragili”.
Lo sguardo è rivolto anche al futuro: “Modernizzazione, evoluzione, una civiltà sempre più bella“, ha detto il presidente, delineando l’idea di una Toscana capace di innovare senza perdere la propria identità.
“Una Toscana del buon vivere e del buon governo, come orizzonte per il nuovo anno, nel segno dei diritti, della coesione sociale e di una comunità che cresce insieme”, ha chiosato il Governatore.