Gsk, Scaramelli (IV): “Bene l’investimento di 260 milioni di euro sul territorio”

Il commento del presidente di Italia Viva: "Innovando e cambiando il sito produttivo può restare competitivo e affrontare le sfide imposte dal mercato”

Di Redazione | 29 Novembre 2024 alle 9:00

“Cambiando e innovando il sito produttivo può restare competitivo e affrontare le sfide imposte dal mercato”. A dirlo Stefano Scaramelli, presidente del Gruppo Italia Viva e Vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, sul piano di investimenti di Gsk da 260 milioni di euro a Rosia entro il 2026 in nuove tecnologie e sostenibilità.

“Le nuove sfide globali della ricerca in campo farmaceutico e il rinnovato slancio del mercato dei vaccini possono consentire a Siena – aggiunge Scaramelli – di continuare ad essere un importante hub nazionale nelle scienze della vita. In questo contesto GSK è una eccellenza unica. La conferma di investimenti sul territorio è una notizia positiva, così come lo è il mantenimento della centralità del sito produttivo di Rosia nella rete dei 37 impianti globali di GSK Vaccines”.

Sul futuro del sito produttivo, per Scaramelli: “Il rilancio deve essere supportato dalle istituzioni locali che si devono impegnare in investimenti infrastrutturali collaterali non più rinviabili, per rendere il nostro territorio maggiormente competitivo e attrattivo. Ampliamento dell’aeroporto di Firenze, collegamento ferroviario diretto Siena Roma, allaccio all’alta velocità, completamento delle quattro corsie tra Siena e Grosseto possono fare la differenza per imprese e cittadini. Allo stesso modo la sinergia con l’Università e la ricerca, un nuovo ruolo attivo di Toscana Life Science e lo sviluppo del Biotecnopolo possono agire da propulsori. Per restare se stessi è indispensabile cambiare, Siena Silicon Valley della scienza della vita. Innovare ed evolvere è la via maestra per mantenere l’attrattività del sito produttivo di Rosia e favorire la crescita futura di nuova occupazione.

La soluzione adottata dall’azienda, da sempre attenta al personale, in merito al potenziale esodo volontario incentivato denota massima attenzione alle esigenze di qualità della vita futura dei lavoratori e, nel contempo, mette le basi per futuri ricambi generazionali e creare nuove opportunità lavorative di qualità in futuro”.



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