Guardie giurate e addetti ai servizi di sicurezza, oggi sciopero regionale Filcams Cgil-UilTucs per ottenere un Contratto integrativo

Filcams Cgil e UilTucs scioperano per la quinta mobilitazione regionale: “Serve un contratto unico, basta disparità e salari inadeguati”

Di Redazione | 29 Dicembre 2025 alle 9:00

Guardie giurate e addetti ai servizi di sicurezza, oggi sciopero regionale Filcams Cgil-UilTucs per ottenere un Contratto integrativo

La sicurezza privata incrocia le braccia in Toscana. Oggi, lunedì 29 dicembre, guardie giurate e addetti ai servizi di sicurezza scioperano per l’intera giornata su iniziativa di Filcams Cgil e UilTucs Toscana, con l’obiettivo di ottenere finalmente un Contratto Integrativo Regionale. Restano esclusi dallo sciopero soltanto gli operatori impiegati in ambito sanitario e aeroportuale.

Una mobilitazione che arriva dopo anni di attese e rinvii. Per le Guardie Particolari Giurate i contratti integrativi provinciali sono scaduti da decenni, mentre per gli Addetti ai Servizi di Sicurezza un integrativo non è mai esistito. Una situazione che ha generato profonde disparità di trattamento sul territorio e condizioni economiche e normative ormai considerate non più sostenibili.

I sindacati parlano apertamente di un muro alzato dalle associazioni datoriali. Dopo l’incontro regionale del 17 marzo scorso, spiegano Filcams Cgil e UilTucs, è emersa l’indisponibilità delle aziende ad aprire la trattativa, costringendo i lavoratori a una lunga serie di azioni di protesta. Quella del 29 dicembre è la quinta giornata di sciopero proclamata nel 2025.

Al centro della vertenza non c’è soltanto l’aspetto salariale, ma anche la dignità del lavoro. “Nel 2025 – denunciano i sindacati – ci sono ancora lavoratrici e lavoratori che affrontano turni massacranti senza nemmeno un buono pasto”. Tra le richieste principali c’è infatti l’introduzione di un buono pasto giornaliero al valore massimo esentasse per tutto il personale del settore.

Il contratto integrativo regionale, però, dovrebbe intervenire anche su organizzazione del lavoro, salute e sicurezza, ambiti nei quali,  sottolineano le sigle sindacali, il comparto continua a presentare gravi lacune.

Un settore che riguarda da vicino la vita quotidiana dei cittadini. Le guardie e gli addetti alla sicurezza sono quelli che si incontrano ogni giorno all’ingresso di edifici pubblici, banche, uffici postali, durante i servizi di vigilanza e nei furgoni portavalori. Tra le aziende coinvolte figurano, tra le altre, Sicuritalia, Corpo Vigili Giurati, Rangers, Fidelitas, Securitas Metronotte, Coopservice, Gruppo Battistolli, solo per citarne alcune.

“Citiamo i nomi – spiegano Filcams Cgil e UilTucs – perché quando i cittadini li leggono sulle divise sappiano che dietro la tutela della sicurezza pubblica e privata ci sono lavoratori che chiedono semplicemente rispetto, tutele e condizioni di lavoro dignitose”.

Lo sciopero del 29 dicembre diventa così non solo una vertenza sindacale, ma un segnale forte lanciato a un intero settore: la sicurezza non può reggersi su lavoro povero e diritti negati.



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