Guerra in Ucraina e pace a Gaza, Casini (UniSi): "Ai leader europei è mancato il coraggio"

L'analisi del professor Fabio Casini, docente di Storia delle Relazioni Internazionali dell’Università di Siena, tra i relatori del convegno "Si fa presto a dire pace"

Di Redazione | 17 Ottobre 2025 alle 17:00

“Ci vuole coraggio nel svolgere un’attività diplomatica che porti poi ad un successo e a dei risultati concreti. Una dose di audacia e di coraggio che forse è mancata ultimamente ed è mancata soprattutto all’Europa perché, diciamo, c’è stato un risveglio tardivo da parte dei leader europei sia per quanto riguarda la situazione a Gaza sia per altre crisi come quella ucraina e, ricordiamolo, per tantissimi altri conflitti al mondo di cui nessuno parla, le cosiddette guerre dimenticate”.

Da qui parte l’analisi del professor Fabio Casini, docente di Storia delle Relazioni Internazionali dell’Università di Siena, in merito ai venti di guerra che stanno soffiando in più parti del mondo. Un’analisi che muove i passi a partire dal ruolo dell’Unione Europea e dei leader dei paesi del vecchio continente. In un momento storico segnato da tensioni internazionali, guerre protratte e diplomazie in affanno, si è tenuto il convegno “Si fa presto a dire Pace”, che ha inteso riportare al centro del dibattito pubblico il valore della diplomazia come unico strumento efficace e duraturo per la risoluzione dei conflitti. L’iniziativa è nata dall’esigenza di riflettere sulle cause profonde delle guerre contemporanee, con particolare focus sul conflitto in Ucraina e sul processo di pace a Gaza.

“Si sente da tante voci proclamare la pace ma è sempre più difficile poi ottenerla – prosegue il professor Casini -. Speriamo ad esempio nel caso della Palestina che questo piano, molto articolato per la verità, proposto da Trump e che ha avuto anche il sostegno dei paesi arabi che ovviamente hanno i loro interessi non è che pensino soltanto alla pace in Palestina, diciamo che questo piano potrebbe essere un primo passo, un primo passo per poter realizzare la pace in questo territorio della Palestina”.



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