“Trick or treat”, dolcetto o scherzetto. Ormai da molti anni anche in Italia si sta diffondendo la consuetudine di far festa la notte di Halloween, tuttavia molti ignorano il reale significato di questa tradizione che ricade a cavallo con la ricorrenza cristiana di Ognissanti.
“Lo festeggiamo con i bambini, facciamo dolcetto o scherzetto, aspettiamo gli stand di halloween” ci spiega una mamma. Halloween affonda le sue radici nella tradizione celtica e, per essere più precisi, nella festa di Semhain che per i celti segnava la fine dell’estate e l’inizio dell’inverno. Oltre a essere un simbolo di transizione, la festa di Semhain era anche il momento ideale per comunicare con i defunti: il popolo celtico credeva al fatto che proprio in quell’occasione la divisione tra il regno dei vivi e quello dei morti si assottigliasse. Da questa antica credenza deriva il carattere spirituale della festa, considerata un’opportunità per mettersi in contatto con i defunti. Una festa che oggi in Italia celebrano soprattutto i bambini e i giovani, mentre gli anziani e le presone di mezz’età restano più diffidenti, vedendo la festa di Halloween più come una strana pratica esoterica piuttosto che come culto dei morti. Culto dei morti che invece non è poi così lontano dalle nostre tradizioni, non a caso anche noi riserviamo questi giorni per ricordarli.
“E’ una tradizione anche nostra, il culto dei morti è proprio della nostra cultura, e poi a Siena c’è il pancosanti. Il ricordo di quello che è stato è importante, fa parte del nostro vissuto” aggiunge una commerciante ai nostri microfoni. Dopo questi ultimi due anni, sarà il primo Halloween dell’epoca post-Covid in cui si torna alla normalità e per questo i negozi di dolci e caramelle sono tornati a sorridere. “Abbiamo signore e bambini che comprano i dolcetti, siamo contenti, speriamo si riparta in vista del Natale” conclude un’altra commerciante.
