I sindaci della provincia di Siena strizzano l'occhio al terzo mandato

Tra i comuni al voto nel 2024, sono 6 quelli con il primo cittadino in scadenza del proprio secondo mandato consecutivo: Abbadia San Salvatore, Castelnuovo Berardenga, Chianciano Terme, Monteroni d'Arbia, Sovicille e Torrita di Siena

Di Lorenzo Agnelli | 31 Ottobre 2023 alle 19:00

Terzo mandato sì o terzo mandato no, questo è il (nuovo) dilemma della politica. In queste ultime settimane è in corso un dibattito acceso e trasversale sul limite dei due mandati per i Presidenti di Regione e per i sindaci sopra ai 5mila abitanti. Non a caso queste sono le uniche due cariche elettive per le quali, nel nostro ordinamento, è previsto questo limite stringente. Se il tema a livello regionale resta più lontano dall’interesse cittadino diverso, soprattutto in provincia di Siena, è il caso dei tanti comuni tra i 5mila e i 15mila abitanti che nella prossima primavera 2024 andranno al voto. Sui 29 comuni in scadenza, tolti Poggibonsi e Colle Val d’Elsa (sopra ai 15mila abitanti), sono 11 quelli oltre i 5mila abitanti che andranno verso il rinnovo delle amministrazioni e ben 6 con sindaci in scadenza del proprio secondo mandato consecutivo: Abbadia San Salvatore, Castelnuovo Berardenga, Chianciano Terme, Monteroni d’Arbia, Sovicille e Torrita di Siena.

Il coro dei sei sindaci è all’unisono e si schiera a favore della possibilità di poter prevedere un terzo mandato, contro ogni tipo di vincolo. Una voce comune a tutti aldilà delle diverse visioni politiche e soprattutto lontana da qualsiasi tipo di interesse personale.

Il sindaco di Abbadia San Salvatore, Fabrizio Tondi, non ha dubbi: “Il terzo mandato nei comuni più grandi può essere utile per portare a termine progetti rilevanti che sono in fase di compimento”. Come non ha dubbi, qualora la modifica venisse approvata dal Parlamento in tempo utile, sulla possibilità di un tris, alla quale chiude senza appello.

Della stessa opinione il sindaco di Chianciano Terme Andrea Marchetti, totalmente favorevole all’eliminazione di ogni tipo di limite ai mandati anche per le grandi città, soprattutto per i sindaci che vengono votati e scelti direttamente dai cittadini. Anche Marchetti però, nonostante questa posizione, ha ribadito convintamente di non ricandidarsi.

Contrario ad ogni tipo di vincolo di mandato anche il sindaco di Monteroni d’Arbia Gabriele Berni: “Non ha nessun senso porre un vincolo ai sindaci votati e scelti dai cittadini”. E sul suo coinvolgimento per un terzo mandato Berni spalanca la porta: “Non c’è onore più grande che lavorare al servizio dei propri cittadini”.

A prescindere dalle questioni personali anche Giuseppe Gugliotti, sindaco di Sovicille, sposa la linea dei suoi colleghi sindaci e ritiene possa essere una decisione saggia e giusta, perché può concedere una continuità di lavoro, qualora i cittadini vogliano riconfermare un Primo Cittadino, soprattutto a fronte dell’assenza di limiti di mandato per i parlamentari. Per Gugliotti, qualora ci fosse la possibilità, ancora non saprebbe se mettersi a disposizione o meno per una eventuale ricandidatura.

Sulla stessa linea il sindaco di Torrita di Siena Giacomo Grazi che dichiara come per i comuni sotto i 5mila abitanti e quelli fino a 15mila vada uniformato il sistema di elezione, prevedendo, come per i piccoli comuni, il terzo mandato. Sottolineando però la sua posizione ancora non chiara sul volersi ricandidare o meno.

Chiude laconico Fabrizio Nepi, sindaco di Castelnuovo Berardenga, che preferisce non schierarsi, ma bacchetta il Governo e il Parlamento perché prendano un decisione: “Non ci sono preferenze personali, è una questione prettamente normativa. Serve che il Governo scelga, questi ritardi nelle decisioni creano problemi per la programmazione dei lavori”. E su un suo terzo mandato lapidario risponde: “Non sarà Fabrizio Nepi a decidere, ma i processi politici in corso”.

Lorenzo Agnelli

Giornalista pubblicista iscritto all'ordine dal 2020. Esperienza nel ruolo prima come corrispondente locale dalla Val d'Orcia e poi all’interno della redazione di Radio Siena Tv. Prendere parte alle discussioni e conoscere a fondo i fatti sono stati i fattori scatenanti della sua personale passione verso il giornalismo, concentrandosi principalmente sui fatti di cronaca che riguardano la collettività, come la politica e le sue incoerenze, materie da spiegare e rendere accessibili a tutti. Ama la città in cui lavora, Siena, e la sua terra, la Val d’Orcia, luogo capace di offrire bellezza paesaggistica ma anche umana, difficile da spiegare, ma che non si stanca mai di raccontare.



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