I sindaci senesi contro il rincaro dei biglietti del bus, risponde la Regione

Di Redazione | 30 Giugno 2018 alle 18:12

I sindaci senesi contro il rincaro dei biglietti del bus, risponde la Regione

L’assessore ai trasporti Ceccarelli: “Sorpreso dalla loro presa di posizione. La comunità tariffaria regionale, che supera la frammentazione e crea maggiore equità, e le nuove tariffe sono state approvate e decise insieme alle Province e ai comuni Toscani”

L’assessore ai trasporti della Toscana Vincenzo Ceccarelli risponde ai dodici sindaci senesi che ieri avevano criticato e chiesto alla Regione un passo indietro sugli aumenti di biglietti ed abbonamenti del bus che scatteranno dal 1 luglio.

“Se i sindaci hanno delle proposte da fare, siamo ben lieti di ascoltarle – dice Ceccarelli – Correttivi possono essere introdotti, come è avvenuto con altri Comuni che le hanno avanzate in tempo per introdurle fino dalla partenza”. “L’importante – aggiunge – è che eventuali aumenti di costi siano coperti o con la riduzione di chilometri sulle corse (magari eliminando sovrapposizioni con il treno, che anche nel senese non mancano) oppure mettendo a disposizione risorse aggiuntive come hanno quelle amministrazione che sono intervenute per aumentare i servizi o ridurre il costo di abbonamenti oltre quello che già è previsto”.

“Sono comunque a dir poco sorpreso – prosegue l’assessore – da quanto dicono i sindaci senesi. Nei giorni scorsi ho scritto a tutti i sindaci della Toscana per ricordare a tutti che la Regione non è altro che il soggetto da loro delegato a gestire competenze che sarebbero loro. La comunità tariffaria regionale, che supera la frammentazione e crea maggiore equità, e le nuove tariffe sono state approvate e decise insieme alle Province e ai comuni Toscani. A fine 2017 abbiamo avuto il secondo mandato, dopo quello del 2012, a procedere. Solo due comuni si sono astenuti nell’ambito della conferenza permanente che rappresenta tutti”.

I sindaci in particolare avevano criticato la riduzione delle fasce tariffarie da quattro a sole due e l’assenza di sconti per chi viene da fuori e al biglietto od abbonamento extraurbano deve aggiungere quello urbano.

Il percorso avviato vede la Regione impegnata con il proprio bilancio per 110 milioni di euro all’anno sul trasporto pubblico locale: risorse che servono ad abbattere i costi. “Poche Regioni in Italia fanno tanto – conclude Ceccarelli -. Dai sindaci ci attendiamo un atteggiamento coerente con il percorso finora fatto. Ai cittadini deve essere spiegato che solo da sei mesi abbiamo avviato un percorso che porterà al rinnovo di tutti gli autobus, a un servizio pubblico più sicuro e di livello europeo. Quando c’è un aumento è logico che i cittadini siano arrabbiati. Sta a noi lavorare per dimostrare, di qui a pochi mesi, che le promesse che ora facciamo insieme saranno mantenute”.



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