I tappeti di Francesco Joosten, il giovane artigiano che con la “pistola” arreda le case dei senesi

“Non chiamatemi artista”. La storia di un senese che dopo otto anni fra cucito e sartoria si è messo in proprio aprendo la sua prima bottega

Di Simona Sassetti | 4 Aprile 2024 alle 15:30

Ago e filo, spilli e forbici e poi tessuti e macchine da cucire. Dopo otto anni nella bottega di famiglia, Francesco Joosten ha deciso di realizzare il suo grande sogno. Non ha abbandonato il gomitolo, nome dell’attività in cui insieme a sua madre ha coltivato la sua passione, ma al gomitolo ha aggiunto la tipica pistola del tufting. Adesso, da due settimane, ha aperto il suo laboratorio in viale Cavour 169, dove realizza tappeti e arazzi artistici, pop che sembrano delle vere opere d’arte. Parte dal disegno che viene ricalcato sul tessuto di base. Poi passa alla scelta dei colori e da quel momento si arma della sua pistola per ‘dipingere’ sul tessuto delle vere e proprie creazioni uniche.

“Non mi definisco un artista – precisa subito Francesco -, io sono un artigiano che adesso ha anche una sede, una bottega tutta sua dopo essere stato con mia mamma al Gomitolo. Prima usavo il filato in maniera diversa, nella maglieria con uncinetto e ferri, ora ho cambiato il modo di lavorare il filo dall’uncinetto a spararlo con la mia pistola”. All’interno del laboratorio ci sono opere fantasiose e pop, ma anche tappeti pacati ed eleganti, oppure creazioni minimal, perfettamente rettangolari o in eccentriche forme rotonde. Francesco lavora su commissione ma ci mette dentro anche del suo, perché come ogni artigiano che si rispetti quello che conta dopo l’idea iniziale è la propria mano. E lui è perfettamente consapevole di essere l’unico under 30 a Siena e dintorni che, dopo aver imparato l’arte del mestiere artigiano con ago e filo (rompendo ogni cliché e stereotipo), ha deciso di fare della sua arte una cosa preziosa.
“Realizzo dal classico tappeto, fino agli arazzi, o anche gli specchi – spiega – ci metto più o meno 24 ore a fare un tappeto, ma delle volte ci metto anche più tempo, perché metto sempre del mio alle richieste che mi vengono fatte. Ora che ho aperto la mia bottega mi piacerebbe essere affiancato da interior designer e architetti che possano sviluppare con me delle vere e proprie idee di arredamento”. Perché diciamolo, il tappeto, che resta un complemento d’arredo tra i più antichi e tradizionali non è solo un elemento decorativo, può essere l’anima di una casa.

Simona Sassetti

Nasce a Siena nel 1991, lavora a Siena Tv dal 2016. Ha scritto prima sul Corriere di Siena, poi su La Nazione. Va pazza per i cantanti indie, gli Alt-J, poi Guccini, Battiato, gli hamburger vegani, le verdure in pinzimonio. È allergica ai maschilismi casuali. Le diverte la politica e parlarne. Ama il volley. Nel 2004 ha vinto uno di quei premi giornalistici sezione giovani e nel 2011 ha deciso di diventarlo



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