Il capitano del Nicchio Bruni: "Promossa la prova del canape più pesante"

Di Redazione | 23 Marzo 2022 alle 21:00

Tanta voglia di ripartire, tanta voglia di Palio. L’affluenza record di persone di tutte le età ieri a Mociano in occasione della prima riunione di corse di addestramento, dice questo. In un “clima di festa”, come ha sintetizzato il sindaco De Mossi, che non ha ovviamente mancato l’appuntamento.

C’erano tutti: contradaioli grandi e piccini, addetti ai lavori, appassionati, dirigenti, quest’ultimi impegnati ad osservare cavalli e fantini, con il pensiero alle carriere che, dopo due anni di stop, dovrebbero finalmente tornare ad animare l’estate dei senesi.

“Pista bellissima – osserva il capitano del Nicchio Marco Bruni –  cavalli in ottima forma. Si sono visti soggetti interessanti e anche fermi al canape. Del resto in questa pista qui, quello che si vede di più è il comportamento del cavallo alla partenza, un po’ anche nelle curve, ma soprattutto il canape”.

A questo proposito è stato usato un canape più pesante. “Questo era un argomento che già avevano affrontato l’amministrazione. Per quest’anno siamo tutti d’accordo noi capitani di mantenere il vecchio sgancio normale, ma se ci sono delle migliorie da fare con il canape vanno fatte e questo mi sembra che cada molto bene“.

Bruni svela poi che l’attenzione delle dirigenze si focalizza sui cavalli esperti dei quali si osservano soprattutto i miglioramenti, “visto che sono due anni che non li vediamo”, ma ovviamente non si trascurano i soggetti nuovi “perché nei due Palii qualche inserimento andrà fatto”. Se a luglio ci fosse un lotto di cavalli esperti, ad agosto per forza arriveranno delle novità. Anche se il Nicchio non corre a luglio auspico che qualche inserimento venga fatto per non caricare troppo di nuovi l’Assunta”.

Ci saranno novità anche fra i fantini? “Tutto dipende dalle contrade che usciranno a sorte, perchè soprattutto il Palio di luglio con sei estrazioni è molto particolare. I fantini che ho visto qui mi sembrano tutti ben preparati e con una gran voglia di fare bene, sia i giovani che gli esperti”.



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