Il tendone del Circo di Vienna è tornato ad illuminarsi dopo un anno di stop causato dalla pandemia. Una “prima”, quella di sabato sera, attesa con ansia e sacrifici. Tanti sacrifici quelli sostenuti dalla famiglia del circo, senza incassi per oltre un anno e mezzo e con la preoccupazione di dare sostentamento ai propri animali.
L’emozione del ritorno è stata amplificata dall’incidente avvenuto nel pomeriggio, quando i due domatori, Giordano ed il figlio Jeson, stavano giocando come ogni giorno con le loro tigri (il Circo di Vienna non possiede leoni). A raccontare quanto avvenuto, al termine dello spettacolo al quale hanno regolarmente partecipato, sono gli stessi Giordano e Jeson: “Due tigri sono in calore ed hanno iniziato a litigare. Ci teniamo molto ai nostri animali e abbiamo cercato di dividerle per evitare che si ferissero: è finita che ci siamo presi un morso per uno al polpaccio. Per sicurezza ci siamo fatti medicare al pronto soccorso, ma non è stato nulla di grave, tanto che abbiamo partecipato allo spettacolo, anche se con qualche minuto di ritardo e un po’ zoppicanti”.
Per Jeson il dispiacere di non aver potuto fare i suoi numeri da acrobata a causa del ritardo, per il padre Giordano la sorpresa di questo piccolo incidente: “In trent’anni di attività non ha mai preso neppure un graffio dalle mie tigri. Pensate che io le dirigo solo con le mani, senza nessun attrezzo o frusta”.
Dal pubblico presente applausi scroscianti. Il Circo di Vienna in questi mesi è stato praticamente adottato da tanti senesi che hanno raggiunto il tendone anche per portare aiuti ai circensi. E loro li hanno ripagati con tanta cortesia e con visite agli animali, le cinque tigri di cui una bianca, i tre cammelli, i bisonti e il cavallo.
Una famiglia solida e unita quella del Circo di Vienna, capace di rimboccarsi le maniche nel momento della difficoltà. Jeson, la star del circo, ha trovato lavoro come operatore ecologico ma anche tutti gli altri membri della famiglia si sono dati da fare con lavori di ogni genere. E la gran parte dei loro guadagni sono stati spesi prima di tutto per assicurare ottime condizioni di vita e cure veterinarie ai loro animali.
