“Una pasta e un caffè” la colazione tipica italiana, che può discostarsi al massimo di un cappuccino. Una tradizione ormai insita nella maggior parte della popolazione, che da domani, a Siena così come nelle altre città toscane, subirà un brusco stop. Il nuovo Dpcm infatti prevede per le zone arancioni, tra le quali da domani rientrerà anche la Toscana, la chiusura di bar, ristoranti, pasticcerie e gelaterie, con la sola possibilità di effettuare asporto, una soluzione che come sottolineato dai baristi “non va molto, perché è normale che non tutti entrino per prendere un caffè da asporto”.
La giornata di oggi, l’ultima di apertura per i bar, è stata agrodolce: tanti infatti i clienti abituali che si sono recati negli esercizi per salutare i gestori, prendere un ultimo caffè e magari pagarlo 1 euro in più. “Sono molti i clienti “fedeli” che oggi sono passati e non vedono l’ora di tornare – spiegano a Siena Tv dal bar Sinatti – anche per una questione di affetto e abitudine: vogliono tornare al più presto alla normalità”.
Sconforto per molti, amarezze paura per il futuro. Lo stop ha riempito di dubbi un settore che già si stava accartocciando su se stesso, quello della ristorazione e dei bar. Certezze non ce ne sono a fronte di aiuti promessi ma che non arrivano. “Speriamo negli aiuti confidano i gestori della Torrefazione – ma siamo un po’ scettici perché quel poco che ci danno non basta per le spese”. “Non ce l’aspettavamo, visto che Siena era una città meno a rischio. Nonostante tutto c’è ottimismo, speriamo che tutto rientri nella normalità con questi provvedimenti”.
Difficoltà economiche, difficoltà gestionali, ma anche e soprattutto problematiche pratiche, e poi c’è anche chi ha aperto da poco, come Scudieri in Piazza del Campo. Qui oltre al danno la beffa. “Aprire è stata una bella sfida – commenta a Siena Tv il direttore Giuseppe Tedesco – la chiusura è stata una doccia fredda anche se negli ultimi giorni più o meno ce l’aspettavamo. C’è comunque ottimismo tra i dipendenti, il gruppo c’è e aspettiamo solo di poter riaprire”.