Il giudice della Corte Costituzionale Viganò incontra i detenuti di Ranza: "Carcere sia rieducativo, lo chiede la Costituzione"

Un emozionante e sentito momento di confronto, oggi, tra le mura del carcere di San Gimignano

Di Redazione | 27 Maggio 2022 alle 18:00

Il giudice della Corte Costituzionale Viganò incontra i detenuti di Ranza: "Carcere sia rieducativo, lo chiede la Costituzione"

Un emozionante e sentito momento di confronto e di incontro oggi tra le mura del carcere di Ranza a San Gimignano, dove è stato ospite Francesco Viganò, esimio professore di diritto penale e giudice della Corte Costituzionale, per una lezione sulla compatibilità tra Costituzione, reclusione e i diritti, cui è seguito un dibattito con i detenuti.

Ad assistere, in una sala di recente rinnovata dal lavoro dei reclusi, anche numerosi detenuti dell’alta sicurezza, molti dei quali iscritti all’Università o laureati. Tanti i temi affrontati, a partire dal rapporto tra tutela dei diritti inviolabili della persona e la necessità del mondo carcere di concretizzare l’ideale rieducativo del carcere e della pena, fino alla questione dell’ergastolo, che la società, per il giudice, non è pronta ad abolire ma che va progressivamente reso meno ostativo.

“Il significato dell’incontro è portare la vicinanza della Corte Costituzionale al mondo del carcere, un mondo complesso fatto da detenuti, agenti di polizia penitenziaria, volontari e operatori, che attraverso uno sforzo comune deve realizzare i valori rieducativi della pena. Tanti i problemi manifestati, a partire dalla gestione dei detenuti con problemi psichiatrici, ma ho trovato un carcere con persone entusiaste, c’è volontà di ripartire in ottica di legalità”.

Il carcere è stato spesso al centro delle cronache per varie criticità. C’è massima attenzione da parte del Comune di San Gimignano: “La struttura – ha detto il sindaco Andrea Marrucci – presenta carenze croniche: abbiamo promosso un progetto per portare dall’acquedotto acqua e gas metano, mettendo insieme i gestori, lo Stato ora faccia la sua parte”.



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